Mughini, o dell’onestà intellettuale

Giampiero Mughini: «Sono stato lasciato solo. Il Muggenheim è quel che resta di me»- Corriere.it

Pochissime le persone intellettualmente oneste come Giampiero Mughini, il quale, pur avendo votato Terzo Polo, ieri sera su Rai2 non ha avuto problemi nel riconoscere che Giorgia Meloni è persona intelligente e preparata. Benché abbia letto un bel po’ di cose su di lei, ho dovuto imbattermi in Mughini per sapere che era la prima della classe: questa è onestà intellettuale, sottolineare d’essere lontano dalla Destra e tuttavia riconoscere il valore del nostro premier, disprezzato soprattutto in Italia più che all’estero, con buona pace dei suoi detrattori. Del resto, nemo profeta in patria, giusto? Interrogato poi sulla scialba Schlein, Mughini si è astenuto dall’esprimere un giudizio, ma faccia e mimica hanno parlato per lui. Anche a proposito dell’amatissima Juve, il focoso e strambo giornalista non si è sprecato. Ma in questo caso alla maniera di chi, sopraffatto dal rammarico, è troppo addentro alle cose del mondo per offrire giustificazioni.