E la Germania si scoprì sovranista

Andiamo per scompartimenti stagni:

        1. Sovranismo: Posizione politica che propugna la difesa o la riconquista della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato, in antitesi alle dinamiche della globalizzazione e in contrapposizione alle politiche sovrannazionali di concertazione. (fonte Treccani)
        2. Il governo della coalizione semaforo Spd-Verdi-Fdp ha annunciato giovedì a sorpresa che il Fondo per la stabilizzazione dell’economia (Wirtschaftsstabilisierungsfonds WSF) creato nel marzo 2020 per la pandemia e utilizzato fino a giugno di quest’anno verrà riattivato nelle prossime settimane per essere usato nuovamente, in via straordinaria, come «scudo difensivo contro la guerra energetica» fino al marzo/aprile 2024 con una dote da 200 miliardi pari a circa il 5% del Pil. Il WSF consentirà allo Stato federale di farsi carico in gran parte del caro bollette. Servirà ad alleggerire l’onere dell’alto prezzo del gas per imprese, Pmi, artigiani, famiglie e pensionati, compensando direttamente i produttori/distributori e riducendo la forchetta tra i prezzi di mercato e i prezzi di vendita alla clientela (fonte ilsole24ore.com)
        3. La mobilitazione della Fiom Firenze-Prato-Pistoia per denunciare l’insostenibilità delle bollette per i lavoratori non si ferma. Dopo gli scioperi delle scorse settimane, oggi venerdì 30 settembre dalle 16 alle 17 sciopereranno i lavoratori della Icet, con presidio in via Galilei 9/11 a Barberino Val d’Elsa (Fi), dove sarà presente il segretario generale della Fiom Firenze-Prato-Pistoia, Daniele Calosi. (fonte controradio.it)

Mentre il nostro Governo resta a guardare con piglio disumano e criminale, la Germania, giustamente, pensa ai fatti di casa sua fregandosene della retorica europeista che ancora si vuole eticamente ineccepibile. L’Italia potrebbe fare altrettanto perché, come insegna Mario Draghi, esiste un debito buono e uno cattivo, per cui salvare adesso imprese e famiglie al collasso, magari attingendo al tesoretto di cui parla Cottarelli, significherebbe rilanciare l’economia e non perdere posti di lavoro. Si obietterà: ancora altri debiti per i nostri figli? Sì, ma a fronte di un Paese risanato.

La decisione della Germania sul gas conta più di tutte le parole critiche sull’Europa sentite negli ultimi 10 anni, perché è un atto, preciso, voluto, non concordato, non condiviso, non comunicato, che mina alla radice le ragioni dell’Unione“. Guido Crosetto

Germania, manovra da 200 miliardi per sostenere famiglie e imprese contro il caro-energia. I punti chiave del piano - MilanoFinanza.it