santa lucia

La ricorrenza di Santa Lucia è festeggiata in molte città italiane

 I bambini attendono che la notte la Santa scenda dal cielo con il suo asinello e lasci fuori la porta di casa di ogni bimbo un sacco pieno di doni e dolcetti.

Santa Lucia per i bambini

La tradizionale “Festa di Santa Lucia” è di origini del tutto italiane, anzi per l’esattezza siracusane. La leggenda racconta di una bambina, adorata dai genitori e dai familiari, nata proprio a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C., che a soli 5 anni perse il padre e con la madre Eutichia dedicò la propria vita interamente al culto di Gesù. Lucia cresce presto bella e ricca di grazia, e per questo motivo suscita l’amore di un giovane pagano, il quale, ignaro del suo voto di povertà e castità, intende chiederne la mano alla madre.Inizialmente Lucia riesce ad allontanare le attenzioni del giovane innamorato, ma la madre ben presto si ammala gravemente ed è proprio durante un pellegrinaggio sulla tomba di S.Agata, nell’intento di chiedere la guarigione per la madre, che Lucia ha la prima visione del suo destino: diventare la martire di Siracusa.Nel 304 d.C. l’Impero romano emana un editto di persecuzione di tutti i cristiani, ed è durante tale clima e sotto il suggerimento dell’amante snobbato in precedenza, che Lucia viene consegnata alle autorità per essere processata. La piccola cristiana, che in assoluto non negava la professione del suo culto, fu presto condannata pubblicamente e giustiziata.Il 13 dicembre del 304d.C. Lucia cade esanime al suolo, ma la leggenda dice che, la sua anima, liberatasi dalle catene terrene, volò felice in paradiso. La ricorrenza di Santa Lucia, intesa come tale, è festeggiata con interesse in molte città italiane; dove i bambini più buoni attendono che la notte la Santa scenda dal cielo con il suo asinello e lasci fuori la porta di casa di ogni bimbo un sacco pieno di doni e dolcetti. Ma come spesso succede le tradizioni popolari diventano spesso tradizioni del mondo.Fu così che la festa di Santa Lucia fu importata in Svezia intorno al 1920, dove, secondo l’antico racconto, il martirio di Santa Lucia avvenne proprio il 13 dicembre; giorno in cui originariamente, a causa dello sfasamento tra l’anno solare e il calendario giuliano, cadeva il solstizio d’inverno. Questo, insieme alla radice “lux” del nome Lucia, ha fatto sì che, soprattutto in Svezia, questa festa segnasse la fine del buio e l’arrivo della stagione migliore. Il 13 dicembre si festeggia quindi il giorno più corto dell’anno e l’avvento delle giornate con maggiore luce in prossimità del Natale.Secondo la tradizione svedese, in ogni regione della Svezia, viene eletta una Santa Lucia che avrà l’incarico di accompagnare un corteo di bambine e bambini nelle vie della propria città. Vestita di bianco e con sul capo una corona di candele accese, ella sarà fonte di luce nel cammino di questi bambini. Inoltre il giorno della festa, la Santa Lucia di turno, in genere primogenita della propria famiglia, dovrà alzarsi molto presto al mattino e preparare biscotti, dolci, e pan pepato per tutti i suoi familiari.
L’Italia e la Svezia sono paesi con tradizioni profonde al di là di quanto siano antiche e da dove provengano originariamente, ma la festa di Santa Lucia è riuscita a sconfinare fino in paesi inaspettati come il Brasile, dove la tradizione del culto in questione fu introdotta intorno al 1910  dagli immigranti italiani. Secondo l’usanza, in Brasile nel giorno 12 dicembre, i bambini mettono del fieno in un piatto e nascondono il piatto sotto il letto aspettando i doni di Santa Lucia. Il 13 dicembre inoltre, sempre in Brasile, una ragazza vestita in costume fa un giro per la città in carrozzella regalando dolci ai tutti i bambini.Personalmente, ho avuto la fortuna di assaporare da vicino la cultura nordeuropea e da quel momento non me ne sono più allontanata. Le mie 4 principesse hanno avuto l’onore di conoscere ed amare una nonna svedese a tutti gli effetti, e di conoscere grazie ai suoi ricordi, una cultura molto lontana da noi ma veramente preziosa. Per questo motivo e per molti altri motivi che fanno della Svezia, dell’Italia e di tanti altri paesi, luoghi con radici molto profonde, quest’anno abbiamo deciso di dare “luce” a questa tradizione a modo nostro; organizzando una festa prenatalizia fra amici e parenti, con la collaborazione di genitori e bambini. Una festa che abbia il sapore del Natale di tutto il mondo. Una festa che insegni e ricordi fermamente a tutti i nostri figli che è importante essere cittadini italiani ma è ancor più fondamentale essere e sentire d’essere cittadini di tutto il mondo.

da https://www.pianetamamma.it/il-bambino/giocare-e-crescere/santa-lucia-per-i-bambini.html

immagine da http://www.bianconatale.com/santa-lucia-regali-13-dicembre/

tramonto

Santa Lucia – Dalla-De Gregori (video)

https://www.youtube.com/watch?v=N2A-KKPvyZo

Davvero Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia?

No, non è vero: il giorno con meno luce dell’anno è quello del solstizio d’inverno. Ma il detto popolare sul 13 dicembre nasconde comunque un fondo di verità, che va ricercato indietro nel tempo.Questione di rima, certo. Ma il detto che vuole “il giorno di Santa Lucia il giorno più corto che ci sia” non è solo un modo di dire. Infatti, se è ben noto che il vero giorno più corto dell’anno, quello cioè in cui abbiamo meno ore di luce è quello del solstizio d’inverno, che quest’anno cade nella mattina del 21 dicembre, nel detto popolare sul 13 dicembre c’è un fondo di verità.

Il fondo di verità va ricercato indietro nel tempo, a prima dell’avvento del calendario Gregoriano, ovvero la riforma voluta dal papa Gregorio XIIIcon la quale, per tenere fissa la data dell’equinozio di primavera e quella della Pasqua, nel 1582 vennero cancellati così 10 giorni dal calendario. I giorni dal 6 e il 15 ottobre 1582 infatti non sono mai esistiti.

La riforma cancellò così la sfasatura tra il calendario civile e quello solare – in anticipo quest’ultimo sull’altro- sfasatura a cui si dovrebbe proprio l’origine del detto, come ricorda anche l’Unione astrofili italiani.

In quel tempo infatti il solstizio d’inverno era anticipato, cadendo proprio tra il 12 e il 13 dicembre. In occasione di Santa Lucia, il cui nome – derivato da lux – simboleggia appunto la luce, il ritorno, se si vuole, dopo il solstizio alla stagione in cui le giornate cominciano di nuovo ad allungarsi.

Ma non è tutto: in questi giorni di dicembre il Sole effettivamente tramonta prima che al solstizio (in cui l’alba arriva però dopo, rimanendo così il giorno con meno luce dell’anno). Ma perché il giorno del solstizio non coincide con quello del tramonto più precoce? C’entra un’altra sfasatura: quella tra i nostri orologi e l’ora solare, dovuta agli effetti combinati del movimento della Terra su se stessa e intorno al Sole.

da https://www.wired.it/scienza/spazio/2016/12/13/santa-lucia-giorno-corto/