La gioia di scrivere

Wisława Szymborska

Dove corre questa cerva scritta in un bosco scritto?
Ad abbeverarsi ad un'acqua scritta
che riflette il suo musetto come carta carbone?
Perché alza la testa, sente forse qualcosa?
Poggiata su esili zampe prese in prestito dalla verità,
da sotto le mie dita rizza le orecchie.
Silenzio - anche questa parola fruscia sulla carta
e scosta
i rami generati dalla parola "bosco".

Sopra il foglio bianco si preparano al balzo
lettere che possono mettersi male,
un assedio di frasi
che non lasceranno scampo.

In una goccia d'inchiostro c'è una buona scorta
di cacciatori con l'occhio al mirino,
pronti a correr giù per la ripida penna,
a circondare la cerva, a puntare.

Dimenticano che la vita non è qui.
Altre leggi, nero su bianco, vigono qui.
Un batter d'occhio durerà quanto dico io,
si lascerà dividere in piccole eternità
piene di pallottole fermate in volo.
Non una cosa avverrà qui se non voglio.
Senza il mio assenso non cadrà foglia,
né si piegherà stelo sotto il punto del piccolo zoccolo.

C'è dunque un mondo
di cui reggo le sorti indipendenti?
Un tempo che lego con catene di segni?
Un esistere a mio comando incessante?

La gioia di scrivere
Il potere di perpetuare.
La vendetta d'una mano mortale.

Wisława Szymborska è stata una poetessa e saggista polacca. Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni – Continua su Wikipedia

https://www.poesiedautore.it/wislawa-szymborska/la-gioia-di-scrivere

Oggi che tristezza

Martedì 24 marzo 2020

E’ una giornata tranquilla,anche troppo,non si sente alcun rumore a casa mia.Credo che tutti stiano dormendo.Mi sembra Ferragosto quando tutti sono partiti,purtroppo non lo è e oggi il termometro ha sfiorato lo zero.Mi affaccio al balcone e vedo il gatto della vicina passeggiare,mi sembra triste anche lui.Il cantiere di fronte a casa è da due giorni che è chiuso.Mio marito è andato al supermercato e si è messo in fila:fanno entrare uno alla volta,per fortuna è ben fornito e non ci sono problemi.

Buona giornata a tutti quelli che passano qui.cropped-Foto4867-1.jpg

QUADRETTO DI PRIMAVERA poesia di Virgilio Giotti

Guardo e m’allegro

VIRGILIO GIOTTI

QUADRETTO DI PRIMAVERA

Un solco lungo e dritto, che la pioggia
molta ha ripieno, e ove si specchia il cielo
azzurro tra vivace ortaglia. In cima
un pezzetto di prato umido e fresco.
Dietro v’è una stradetta. Io non la vedo.
Me l’asconde la siepe con la bianca
sua fioritura. Questo vo guardando
dalla finestra: lo guardo e m’allegro.

(da Liriche e idillî, 1931)

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La primavera al tempo del coronavirus: siamo imprigionati nelle nostre case per decreto governativo, messia per così dire agli arresti domiciliari, ma possiamo fare come il poeta triestino Virgilio Giotti: guardare dalla nostra finestra il cielo azzurro, i fiori che popolano i giardini, le foglioline nuove che erompono dai rami, guardare e rallegrarci.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

da https://cantosirene.blogspot.com/

.Virgilio Giotti, pseudonimo di Virgilio Schönbeck (Trieste15 gennaio 1885 – Trieste21 settembre 1957), è stato un poeta italiano e un poeta dialettale triestino del primo Novecento.