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BUONE VACANZE
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Il Paese delle Vacanze di Gianni Rodari
Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.

Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.

Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.

IL POETA poesia di Umberto Saba

Con un rosso di sera

UMBERTO SABA
IL POETA
Il poeta ha le sue giornate contate,
come tutti gli uomini; ma quanto,
quanto variate!
L’ore del giorno e le quattro stagioni,
un po’ meno di sole o più di vento,
sono lo svago e l’accompagnamento
sempre diverso per le sue passioni,
sempre le stesse; ed il tempo che fa
quando si leva, è il grande avvenimento
del giorno, la sua gioia appena desto.
Sovra ogni aspetto lo rallegra questo
d’avverse luci, le belle giornate movimentate
come la folla in una lunga istoria,
dove azzurro e tempesta poco dura
e si alternano messi di sventura e di vittoria.
Con un rosso di sera fa ritorno
e con le nubi cangia colore la sua felicità,
se non cangia il suo cuore.
Il poeta ha le sue giornate contate,
come tutti gli uomini; ma quanto,
quanto beate!

(da Il Canzoniere, Einaudi, 1961)

.

Il poeta non è un supereroe, dice Umberto Saba: è un uomo come tutti gli altri, e con tutti gli altri uomini condivide l’umanità e il tempo, lo scorrere delle stagioni e i sentimenti che a volte variano e a volte no. La differenza è tutta nella sua capacità di cogliere quelle emozioni che i giorni riservano, di catturare la bellezza effimera e imprigionarla nei suoi versi.

.

VITTORIO BOLAFFIO, “RITRATTO DI UMBERTO SABA”

https://cantosirene.blogspot.com/2019/07/Saba

ESTATE

Quando la terra
è calda e matura,
quando la sera
si cerca frescura,
quando la valle
è piena d’oro
e le cicale
gridano in coro,
quando le gole
sono assetate
questa è l’estate.
Roberto Piumini
grano_estate

Poesia di Rocco Scotellaro

ROCCO SCOTELLARO
ORA CHE DOMINA LUGLIO
Ancora non mi palpita una fede:
per questo mi viene la luce
e non me la sento il mattino
e so il mio giorno rapito
in un vortice inane.
Se fossi zolla!
M’avrebbe rimossa la vanga,
darei erbe e frutti
a questa stagione che sorvola.
E sono sorgente seccata
che mi scansano le greggi
ora che domina luglio.

(da È fatto giorno, Mondadori, 1954)download