I GATTICI DI G. PASCOLI

misici

Poesia di Giovanni Pascoli 
I Gattici

E vi rivedo, o gattici d’argento,
brulli in questa giornata sementina:
e pigra ancor la nebbia mattutina :
sfuma dorata intorno ogni sarmento.
Già vi schiudea le gemme questo vento
che queste foglie gialle ora mulina;
e io che al tempo allor gridai, Cammina,
ora gocciare il pianto in cuor mi sento.
Ora le nevi inerti sopra i monti,
e le squallide piogge, e le lunghe ire
del rovaio che a notte urta le porte,
e i brevi dì che paiono tramonti
infiniti, e il vanire e lo sfiorire,
e i crisantemi., il fiore della morte.

https://www.poesie.reportonline.it/poesie-di-giovanni-pascoli/poesia-di-giovanni-pascoli-i-gattici.html

La gioia di scrivere

Wisława Szymborska

Dove corre questa cerva scritta in un bosco scritto?
Ad abbeverarsi ad un'acqua scritta
che riflette il suo musetto come carta carbone?
Perché alza la testa, sente forse qualcosa?
Poggiata su esili zampe prese in prestito dalla verità,
da sotto le mie dita rizza le orecchie.
Silenzio - anche questa parola fruscia sulla carta
e scosta
i rami generati dalla parola "bosco".

Sopra il foglio bianco si preparano al balzo
lettere che possono mettersi male,
un assedio di frasi
che non lasceranno scampo.

In una goccia d'inchiostro c'è una buona scorta
di cacciatori con l'occhio al mirino,
pronti a correr giù per la ripida penna,
a circondare la cerva, a puntare.

Dimenticano che la vita non è qui.
Altre leggi, nero su bianco, vigono qui.
Un batter d'occhio durerà quanto dico io,
si lascerà dividere in piccole eternità
piene di pallottole fermate in volo.
Non una cosa avverrà qui se non voglio.
Senza il mio assenso non cadrà foglia,
né si piegherà stelo sotto il punto del piccolo zoccolo.

C'è dunque un mondo
di cui reggo le sorti indipendenti?
Un tempo che lego con catene di segni?
Un esistere a mio comando incessante?

La gioia di scrivere
Il potere di perpetuare.
La vendetta d'una mano mortale.

Wisława Szymborska è stata una poetessa e saggista polacca. Premiata con il Nobel nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni – Continua su Wikipedia

https://www.poesiedautore.it/wislawa-szymborska/la-gioia-di-scrivere

QUADRETTO DI PRIMAVERA poesia di Virgilio Giotti

Guardo e m’allegro

VIRGILIO GIOTTI

QUADRETTO DI PRIMAVERA

Un solco lungo e dritto, che la pioggia
molta ha ripieno, e ove si specchia il cielo
azzurro tra vivace ortaglia. In cima
un pezzetto di prato umido e fresco.
Dietro v’è una stradetta. Io non la vedo.
Me l’asconde la siepe con la bianca
sua fioritura. Questo vo guardando
dalla finestra: lo guardo e m’allegro.

(da Liriche e idillî, 1931)

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La primavera al tempo del coronavirus: siamo imprigionati nelle nostre case per decreto governativo, messia per così dire agli arresti domiciliari, ma possiamo fare come il poeta triestino Virgilio Giotti: guardare dalla nostra finestra il cielo azzurro, i fiori che popolano i giardini, le foglioline nuove che erompono dai rami, guardare e rallegrarci.

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FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

da https://cantosirene.blogspot.com/

.Virgilio Giotti, pseudonimo di Virgilio Schönbeck (Trieste15 gennaio 1885 – Trieste21 settembre 1957), è stato un poeta italiano e un poeta dialettale triestino del primo Novecento.

Poesia di Ulla Hahn

Il mio desiderio

 

ULLA HAHN

PRUDENZA

Il mio desiderio ha di nuovo
un nome che mi colma
di felicità e dolore.
Ma nulla è cambiato
Percorro i giorni sorridendo
come lui che mi percorre
con il suo profumo e la sua voce
la sua figura che modella il mio desiderio
il suo corpo che copre tutto il mio
Provo con tutte le mie forze
a non dire
Vieni o Vai o Resta

(da Incredibile vicinanza, 1988)

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Un carpe diem amoroso quello della poetessa tedesca Ulla Hahn: vorrebbe persistere in questo rapporto che le dà contemporaneamente felicità e dolore, vorrebbe vivere in questo perenne stato di desiderio, resistere in esso come un soldato nelle trincee di un campo di battaglia temendo di rovinare tutto uscendo allo scoperto.

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DIPINTO DI FRANCINE VAN HOVE

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I POETI LAVORANO DI NOTTE di Alda Merini

https://www.sololibri.net/Giornata-Mondiale-della-Poesia-poesie-piu-belle.html
-alda-merini--i-poeti-lavoran-20190402-131028-alda_merini_definitivahttps://www.libriantichionline.com/divagazioni/alda_merini_poeti_lavorano_notte
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
(I poeti lavorano di notte – Alda Merini )

21 marzo giornata mondiale della poesia

La Giornata mondiale della poesia è stata creata nel 1999 ed è patrocinata dall’UNESCO.An_allegory_of_poetryallegoria di poesia

Storia

La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo seguente. La data, che segna anche il primo giorno di primavera, riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della diversità linguistica, della comunicazione e della pace.

La celebrazione della Giornata Mondiale della Poesia rappresenta “l’incontro tra le diverse forme della creatività, affrontando le sfide che la comunicazione e la cultura attraversano in questi anni”, spiega Giovanni Puglisi, già Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. “Tra le diverse forme di espressione, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica”.https://www.wikipoesia.it/wiki/Giornata_mondiale_della_poesia

PRIMAVERA

gustav-klimt-frutteto-con-giardino-di-rosehttps://lasottilelineadombra.com/2018/03/21/sette-poesie-celebrare-primavera/

Gustav Klimt, Frutteto con giardino di rose

 Aleksandr Blok, L’accenno di un canto primaverile

Il vento portò da lontano
l’accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.

Quando ancora non è tardi

https://cantosirene.blogspot.com/

MANUEL VÁZQUEZ MONTALBÁN

SI VIVE UNA VOLTA SOLTANTO

Si vive una volta soltanto,
bisogna imparare ad amare e a vivere
quando ancora non è tardi per credere
propizio il giorno a venire
meno duro
il selciato, meno buia la notte,
incerta la tristezza
a volte bastano
due pagine di un libro per credere
eterna l’eternità, eterni
i tuoi baci
sempre tra il ricordo e la speranza.

(da Un’educazione sentimentale, 1967 – Traduzione di Hado Lyria)

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Non è solo una poesia, è anche uno stile di vita, quello che lo scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán estese anche al suo personaggio principe, il detective Pepe Carvalho, suo alter ego anche anagrafico. Sono consigli per apprezzare meglio la vita, lasciandosi andare al flusso che scorre, cavalcandone le onde.

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DIPINTO DI FABIAN PÉREZ

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LA FRASE DEL GIORNO
La gente ha scoperto di essere capace di fare soltanto ciò che riesce a fare. Nessuno si inventa la propria vita come se inventasse un romanzo.
MANUEL VÁZQUEZ MONTALBÁN


Manuel Vázquez Montalbán (Barcellona, 14 luglio 1939 – Bangkok, 18 ottobre 2003), scrittore, saggista, giornalista, poeta e gastronomo spagnolo, è celebre soprattutto per i romanzi gialli in cui è protagonista l’investigatore privato Pepe Carvalho.