caro m’è il sonno


Il buon giorno a te, che ora apri gli occhi. Buon giorno ai gesti piccoli che hanno una cassa di risonanza enorme, e non intendevano infastidire nessuno. Buon giorno ai passi piccoli e alle opinioni eroiche, che possono dirsi, anche nel ventunesimo secolo, eroiche.

Buon giorno sorrisi di marmo e strizzate d’occhio sulla pelle.

“Caro m’è il sonno e più l’esser di sasso, mentre che il danno e la vergogna duran. Non parlar, non sentir, m’è gran ventura però non mi destar, deh, parla basso”. (A memoria)

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caro m’è il sonnoultima modifica: 2016-11-07T05:54:39+01:00da mellamou