«Il coronavirus è colpa vostra, lesbiche di m***a. Vi violento»: insulti choc a due fidanzate, ma non hanno potuto denunciare

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Siamo Erika Mattina (di Monza) e Martina Tammaro (di Arona) (le due ragazze che nell’agosto del 2019 sono state sommerse di insulti per una foto di un bacio).

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Scriviamo per raccontare un po’ come è andata la nostra quarantena:

L’odio non va in quarantena. Ed è proprio così.

Con l’arrivo del Coronavirus, pensavamo che la gente avrebbe avuto altro da fare, altro da pensare, altri problemi. Invece non solo hanno trovato il modo di insultarci, ancora e ancora, ma ci hanno anche attribuito “la colpa” per l’arrivo del Coronavirus.

Ed anche per tutte le altre disgrazie che stanno capitando (e capiteranno).

L’odio non si è fermato, ma tutto il resto sì. Inclusa la possibilità, per noi, di denunciare. Abbiamo chiamato più e più volte i carabinieri, e ci hanno sempre detto di aspettare. Ora, finalmente, dopo quasi 2 mesi di reclusione, martedì potremo andare dai carabinieri. Anche se ci hanno detto che per gli insulti più vecchi, è troppo tardi. Passati 3 mesi, non si può più far nulla (o quasi).

In questi mesi abbiamo subito minacce di morte, minacce di stupro e tante altre cose.

Perché vi scriviamo, però?

Perché tra due settimane, il 17 maggio, sarà la giornata conto l’omontransfobia. Un fenomeno, ancora oggi, troppo radicato e invisibile agli occhi di tutti.

E non è normale, a 24 e 22 anni, ricevere ogni giorno insulti e minacce solo per il semplice fatto di amarsi. Solo nell’ultima settimana abbiamo ricevuto più di 100 offese/insulti gratuitamente.

Perché l’odio non è andato in quarantena. E mentre tutto il mondo si è fermato, noi incluse, ci siamo ritrovate con valanghe di offese disgustose e “colpe” che non abbiamo.

Noi abbiamo una pagina instagram, @leperledegliomofobi, che denuncia tutto questo, e cerchiamo di aiutare e sensibilizzare più persone possibili. Anche se a volte è un po’ dura.

Vi alleghiamo qualche screen. (sono tutte cose che ci hanno detto nell’ultima settimana. Quelle più fresche, insomma. Le altre minacce di morte e stupro sono “vecchie” e le abbiamo già denunciate ai carabinieri.)

In più alleghiamo delle foto nostre, più quella “famosa” del bacio al mare.

Speriamo che si possa parlare anche di questo, perché, anche se in maniera diversa, è comunque una

Andrà tutto bene.

Erika e Martina

«Il coronavirus è colpa vostra, lesbiche di m***a. Vi violento»: insulti choc a due fidanzate, ma non hanno potuto denunciareultima modifica: 2020-05-04T16:05:59+02:00da denisamariutei97