1982

1982. Un anno. Zeppo di eventi come tutti gli altri anni, il 1982 viene ricordato per la vittoria italiana ai campionati mondiali di calcio in Spagna, oppure per l’omicidio La Torre, o ancora per la tragica scomparsa del pilota di Formula 1 Gilles Villeneuve. Il 1982 è l’anno del Commodore 64, uno dei primi pc, l’anno dei cd, in un incidente muore la Principessa di Monaco Grace, in Libano, a Beirut, viene ucciso in un attentato il presidente della repubblica, Bashir Gemayel, e la Falange Libanese risponde con un’azione fulminea nei campi palestinesi di Sabra e Shatila. In Italia si costituisce la commissione antimafia, mentre in quello stesso anno si combatte la guerra anglo-argentina delle isole Falkland. Rimanendo in questa regione del pianeta, avviene un episodio ai più sconosciuto: nella regione di Capo Horn muore Nonna Rosa, l’ultima india della tribù degli Ona, popolazione che insieme agli Yamana e agli Alacaluf formavano il gruppo etnico dei Fueghini, gli abitanti della Terra del Fuoco.                                         A Nonna Rosa apparteneva quella terra, essendo l’ultima sopravvissuta al lento ma inesorabile massacro degli Ona. Così come le isole vicine appartenevano agli Yamana, essendosi ormai da tempo (1901) estinti gli Alacaluf.                                                                                                                                                     Da questa data l’umanità è più povera, è orfana di un’etnia. Una pagina di storia umana è strappata e perduta per sempre. Era evitabile? Era inevitabile? Una cosa è certa: i fueghini non solo abitavano questi territori, ma su di essi cacciavano, allevavano, piantavano, raccoglievano, lavoravano, mettevano su famiglia, si riproducevano, vivevano e morivano. Tutti elementi che determinano il possesso esclusivo di un territorio, in nome dell’assioma un popolo – una terra. La Terra del Fuoco è fueghina, è o, meglio, era dei fueghini. Questo popolo era sovrano su quel territorio, e nessun altro popolo poteva esserlo. Anche se massicci trasferimenti erano stati allestiti dal governo cileno, quella era e rimaneva terra fueghina. Anche quando i fueghini ormai erano diventati una minoranza la terra restava loro proprietà esclusiva. E quella minuscola isola in cui si spense Nonna Rosa era sua proprietà esclusiva. Su di essa poteva esercitare piena ed assoluta sovranità.  Perché la Terra è vita, la terra è carne, la terra è sangue. Vita, carne, sangue di quel popolo che l’ha “fecondata” e che da essa è stato nutrito. E di nessun altro! E di nessun altro popolo, di nessun’altra etnia, di nessun’altra nazione, di nessun altro stato. Ecco quando una minoranza può leggittimamente pretendere obbedienza da una maggioranza, a quei diritti estranea. Sovranità esclusiva! Che non include! Tu si ….. tu no! Voi pochi si ….. voi molti no!                                          1982: umanità orfana di una concezione della terra,  della vita, del mondo!

 

1982ultima modifica: 2017-06-16T21:29:06+02:00da paolinopa1