Scuola Radio Elettra e Chiesa Cattolica

Nel 1951, a Torino, vede la luce la Scuola Radio Elettra. Si tratta di una scuola che impartisce corsi per corrispondenza, ovvero a distanza, ancor oggi attivi per elettronica, impiantistica, energetica ed informatica. Molti giovani italiani, alcuni anche già in possesso di un titolo di scuola superiore, appresero così un mestiere al passo coi tempi, ma soprattutto ebbero la soddisfazione di poter utilizzare un elettrodomestico costruito dalle loro mani con possibilità di poterlo riparare da soli in caso di guasto.
L’apprendimento avveniva dietro ricezione di schede informative e di materiale da assemblare; ogni ricezione permetteva di procedere verso il completamento dell’opera inserendo una volta un circuito, una volta una valvola, una volta un contatto oppure un interruttore ed alla fine, se tutto era stato correttamente montato, l’elettrodomestico entrava in funzione per l’uso cui era destinato.
Se uno solo dei componenti non era stato assemblato oppure era stato montato in maniera errata le funzioni dell’elettrodomestico non potevano essere garantite così come non ci sarebbe stato alcun funzionamento se, seguendo il percorso inverso a quello di montaggio, si fosse proceduto all’asportazione di alcuni componenti.

Il Sacrificio Eucaristico si compone di diversi momenti i cui due centrali sono la Liturgia della Parola e la Liturgia Eucaristica. Durante la prima il celebrante si rivolge al popolo dei fedeli per leggere ed annunciare la Sacra Scrittura. Chi annuncia ad una folla guarda verso di essa e da questa è guardato.
Durante la Liturgia Eucaristica, ma questo avveniva anche nel mondo pagano, il celebrante, alla guida del popolo dei fedeli si rivolge al Metafisico per rinnovare il Patto di Salvezza (eterna, meglio ricordarlo). A questo punto il protagonista diventa Colui al quale si richiede la Grazia della Salvezza ed il popolo ed il celebrante guardano nella sua direzione.
Poi un giorno si pensò bene (!) che era superfluo guardare al Tabernacolo ed al Crocifisso che lo sormontava, facendo del celebrante l’unico protagonista anche della seconda Liturgia. E si tolse una componente dell’elettrodomestico.
Ogni tempio, nell’antichità, aveva una parte interna particolarmente sacra come nelle chiese cattoliche è il presbiterio, il cosiddetto Sancta Sanctorum. La famigerata balaustra separava la parte dedicata al Sacrificio Eucaristico dalla zona in cui stavano i fedeli. In un processo di democratizzazione religiosa si picconarono le balaustre. E si tolse un’altra valvola dall’elettrodomestico.
Antecedevano la balaustra due gradini, simbolo di una ascesi verso un luogo superiore, non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Ma che democrazia è se qualcuno è superiore ad un altro? Allora il Sacro viene abbassato al livello del laico, anzi al livello del profano. E si abolirono i due gradini. E rimuoviamo un circuito dall’elettrodomestico.
I bei sermoni si ascoltavano senza bisogno di guardare il predicatore sul pulpito il quale, generalmente, era collocato a metà navata centrale. Ma una chiesa democratica non ha bisogno di sermoni tanto meno di pulpiti. Non si ammonisce, si invita; non si dispone, si consiglia; non si guida, si fa un percorso insieme; non si chiede a Dio la conversione di, si accoglie tout court; non si procede lungo un’ascesi dura e selettiva, si include massicciamente. Via il pulpito, via un’intera scheda elettronica.
La posizione in ginocchio era richiesta durante la maggior parte della Liturgia; che sottomissione! Fra noi compagni di avventura, caro Dio (anzi metto ancora la maiuscola) possiamo anche scambiare quattro chiacchiere in piedi, anzi io seduto e Tu …… in Croce! E allora sti benedetti inginocchiatoi che ci stanno a fare, occupano solo spazio, sono d’intralcio e poi vorrai mica ricevere la Santa Comunione in ginocchio, dai su, in piedi e soprattutto in mano, tanto avevo solo cambiato la gomma bucata prima di entrare in Chiesa. Inginocchiatoi fuori dalla chiesa, interruttori tolti all’elettrodomestico.

Ma siamo certi che adesso tutto funzionerà? Come no, anzi meglio di prima tutto è alla portata di tutti, lo si potrà usare in ogni ambito, è un elettrodomestico democratico, lo si può adattare a tutte le funzioni: è diventato come la Chiesa Cattolica, accoglie tutte le religioni purché non si citino la SS. Trinità e Maria, è maestra di filantropia alla stessa stregua delle ONG massoniche, purché non si appartenga alla vecchia Christianitas démodée, non fa più differenza tra Bene e male, tra Verità e menzogna, tra Grazia e peccato, se facessimo di queste differenze saremmo dei tardo-ignoranti alla stessa stregua di un Dante Alighieri, e poi saremmo razzisti, omofobi, islamofobi, nazionalisti bigotti, battopettisti ipocriti. No, nulla di tutto questo! Adesso siamo più adulti dei Dottori della Chiesa, con una coscienza più linda di quella dei santi (bigotti!). Ora vedi come tutto funzionerà alla perfezione.

Signor tecnico, ho inserito la spina nella presa di corrente e l’elettrodomestico fa scintille da tutte le parti, si sta surriscaldando, mi sembra che la resistenza stia partendo, la scocca si sta squagliando, esattamente come il popolo dei fedeli! Mi sa tanto che avendo tolto troppi componenti, non funzioni più niente! Non pensa che sarebbe il caso di recuperarne alcuni e collocarli esattamente al loro posto? E poi chissà? Forse qualcosa funzionerà!

Scuola Radio Elettra e Chiesa Cattolicaultima modifica: 2017-06-19T16:39:37+02:00da paolinopa1