Mauro Astolfi

Share on Tumblr

È ben difficile realizzare un articolo incentrato su Mauro Astolfi perché di lui, del suo stile, della sua carica carismatica, della sua immensa qualità professionale si è già scritto ogni dettaglio da parte delle più qualificate testate nazionali ed internazionali; anche nelle interviste da lui concesse a molti giornalisti sono state esaltate le molteplici esperienze acquisite sia in Italia che all’estero.

Ricordiamo solo alcuni ma significativi momenti della sua vita artistica che è iniziata negli U.S.A. dove ha vissuto circa 10 anni sia a New York che a Los Angeles  e che lo hanno visto protagonista assoluto nella creazione coreografica nella Compagnia di Paul Taylor e per la Jeff Roberge’s Agency per poi trasferirsi a Londra per seguire Anthony Thomas, James Franklyn e Devorah Cooper.

Mauro Astolfi ha lavorato duramente impegnandosi con ferrea volontà nella danza classica, nella danza moderna, contemporanea, danza jazz, hip-hop  studiando e seguendo gli insegnamenti di grandi danzatori del passato del calibro di Martha Graham considerata “la madre” della danza moderna basata sui tempi di respirazione, incentrata nella zona del bacino, da cui si dipartono le energie che producono i movimenti di danza.

Le coreografie o, per meglio dire, le creazioni artistiche di Mauro Astolfi sono rappresentate con il meritato successo in Francia, in Germania, in Giappone, in Inghilterra, in Svizzera, in Olanda, in molti altri paesi del mondo e nei più rappresentativi, importanti e storici palcoscenici italiani.

Una più completa ed esaustiva presentazione di Mauro Astolfi può essere consultata seguendo il link:

http://www.spellboundance.com/home/it/archives/mauro-astolfi-3/

Il suo ritorno in Italia ed il suo inserimento nel panorama dell’arte coreutica è stato, come spesso purtroppo accade nel nostro bel paese, irto di ostacoli fino al decisivo incontro con Monica Ratti e Vittoria Ottolenghi che lo portarono all’attenzione delle più qualificate compagnie.

Da qui è esplosa e riconosciuta l’arte coreografica di Mauro Astolfi che lo vede nel ruolo di Direttore Artistico di Spellbound Contemporary Ballet.

http://www.spellboundance.com/home/it/

Ed è con grande piacere ed orgoglio che l’Accademia delle Arti ospiterà il 5 e 6 luglio 2017 lo Stage di Danza Contemporanea tenuto da Mauro Astolfi.

stage_mastolfi

Sarà un incontro di alto profilo artistico quale può essere solo una felice e preziosa simbiosi culturale di due eccellenze, l’Accademia delle Arti e Mauro Astolfi, accumunate dall’unico intento di far vivere agli allievi uno straordinario momento di crescita professionale.

L’Accademia delle Arti ha ormai consolidato la più completa maturità organizzativa, artistica, di offerta culturale che abbraccia non solo il settore Danza ma offre agli allievi gli indispensabili valori aggiunti che un artista, in quanto tale, deve possedere nel suo bagaglio esperienziale.

L’alto livello qualitativo dei docenti dell’Accademia delle Arti rappresentano un “unicum” che insegna Storia della Danza e Danze di carattere, la danza classica, la danza moderna e contemporanea a tutti i livelli, il canto, la recitazione unitamente all’amore per l’Arte, al rigoroso lavoro in sala ben integrato con l’atmosfera di sobria serenità trasmesso dalla Direttrice Artistica, Catia De Gaetano.

stage_rmarotta

Oltre allo Stage con Mauro Astolfi,  l’Accademia delle Arti ci riserva un’altro imperdibile Stage di Modern Dance tenuto da Rosario Marotta; anch’esso si svolgerà il 5 e 6 luglio 2017.

Ma…di questo, torneremo a breve con un articolo di presentazione appositamente dedicato a Rosario Marotta.

Per i dettagli relativi agli Stage è opportuno rivolgersi all’Accademia delle Arti

accademia _arti

Roma – Viale Isacco Newton, 33

Tel. 06 6571702

segreteriaaccademia@tiscali.it

Accademia delle ArtiMauro AstolfiRosario Marotta, il 5 e 6 luglio 2017 saremo ad ammirarvi insieme agli allievi.

Omaggio a Maria Callas

Share on Tumblr

Eleonora Abbagnato rende Omaggio a Maria Callas al Festival di Spoleto.

Daniele Cipriani Entertainment è ancora una volta l’artefice di una prestigiosa produzione artistica insieme ad Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi nonché direttrice del Ballo dell’Opera di Roma, che ritorna al Festival di Spoleto e sarà la protagonista al Teatro Romano, nei giorni 1 e 2 luglio 2017, di uno spettacolo di danza dedicato a Maria Callas.

La “Divina” è indubbiamente la primadonna assoluta del ventesimo secolo e ricordiamo che sono ormai trascorsi 40 anni dalla sua scomparsa avvenuta nel 1977 a soli 53 anni.

Omaggio a Maria Callas: la danza esalta la lirica, sua arte sorella, e rende omaggio alla grande soprano greco, al carisma della sua voce, alla sua grandezza interpretativa; una presenza sempre viva per le generazioni che hanno avuto la fortuna di sentirla dal vivo ma anche per i più giovani che rimangono ammaliati dalla leggenda, dalla personalità prorompente, da quella voce sublime resa immortale dalle innumerevoli registrazioni sonore e video.

Al loro ingresso al Teatro Romano gli spettatori saranno accolti da alcune storiche arie tratte dalle più appassionanti interpretazioni di Maria Callas scelte dalla sua biografa, l’autrice e critico Gina Guandalini  (Callas l’ultima Diva: Analisi di un fenomeno, Edizione EDA; Maria Callas La Divina, 1990, Armando Curcio Editore; Maria Callas – L’interprete – La storia, 2007, Armando Curcio Editore).

Ballerini francesi e italiani partecipano a questo serata dedicata al grande soprano che intrecciò il proprio destino all’Italia e, negli ultimi anni, alla capitale francese: saranno presenti l’étoile Benjamin Pech ed il primo ballerino Audric Bézard dell’Opèra di Parigi; insieme a loro un cast di sedici ballerini italiani tra cui i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi e Claudio Cocino.

Nel programma dell’evento brilla Tosca, un lavoro del coreografo francese Julien Lestel sulle celebri note pucciniane in cui ascolteremo la voce della Callas in una registrazione del 1965 diretta da Georges Prêtre.

Qui Eleonora Abbagnato, nei panni dell’attrice nella esibizione che fu uno dei cavalli di battaglia della cantante greca, sfodera una passionalità – squisitamente mediterranea – che la accomuna, nel sentire, alla “Divina”.

Il malvagio Scarpia sarà interpretato da Audric Bézard mentre Claudio Cocino vestirà i panni di Mario.

Non come ballerina, bensì – inaspettatamente – quale coreografa, Eleonora Abbagnato legherà il suo nome ad un altro brano che è, nell’immaginario collettivo, sinonimo di Maria Callas: è infatti di Eleonora Abbagnato la creazione Un bel dì vedremo, celeberrima aria tratta dalla Madama Butterfly di Giacomo Puccini (la registrazione è quella diretta da Herbert von Karajan nel 1955). È questa la grande novità della serata che vede il debutto assoluto di Eleonora Abbagnato in qualità di coreografa.

L’interpretazione è affidata ad un duo franco-italiano formato da Audric Bezard e Rebecca Bianchi.

Omaggio a Maria Callas  ci presenterà altri brani tra cui due importanti lavori di Angelin Preljocaj estratti da Le Parc (su musica di Mozart danzano Eleonora Abbagnato e Benjamin Pech) e il balletto Annonciation interpretato da Federica Maine e Giorgia Calenda.

Infine verra portato in scena Stabat Mater di Benjamin Pech, che si affaccia sempre più ad una carriera di coreografo e che interpreta il proprio balletto insieme a Eleonora Abbagnato con la musica di Antonio Vivaldi..

 “Sono orgogliosa e fiera di poter dedicare questa serata spoletina a Maria Callas”, dichiara Eleonora Abbagnato, aggiungendo che “Anche se per ragioni anagrafiche non ho potuto conoscere direttamente la Callas, l’ho sempre sentita vicina a me e alla mia sensibilità. Probabilmente la comune origine mediterranea, senza dimenticare la presenza greca in Sicilia, hanno fatto di lei una sorta di guida spirituale, pur in un’arte diversa dalla mia, ma comunque sempre legata al teatro.”

Potrebbe sembrare un binomio strano, quello tra la cantante lirica greca-americana e la ballerina italo-francese, bruna e dai tratti drammatici la prima, bionda ed eterea la seconda eppure un filo sottile unisce le due stelle.

Sul piano personale le origini mediterranee, l’appartenenza a due culture e l’aver scelto Parigi come città di vita; sul piano artistico la venerazione per l’Arte, vista come dea a cui dedicare, quasi religiosamente, la propria esistenza.

Sullo sfondo suggestivo di un teatro antico Eleonora Abbagnato – francese di formazione, ma orgogliosamente palermitana di nascita – incarnerà in questo spettacolo anche quella meravigliosa grecità della Callas che scorre nelle vene anche di ogni figlio e figlia di Sicilia.

Questo è il terzo anno consecutivo che le produzioni Daniele Cipriani Entertainment, protagonista Eleonora Abbagnato, sono presenti al Festival di Spoleto e ricordiamo che nel 2015 fu presentato Soirée Roland Petit e, nel 2016, Carmen.

Omaggio a Maria Callas sostituisce per motivi tecnici il programma precedentemente annunciato (ovvero il balletto di Davide Bombana Il Mito di Medea).

Omaggio a Maria Callas si replica il 23 luglio a Civitanova Danza – Civitanova Marche (MC) mentre il 22 luglio Eleonora Abbagnato sarà in scena al Teatro Romano di Ostia Antica in Carmen.

 

Saggio Spettacolo 2017

Share on Tumblr

L’Arte nel suo più profondo significato e nella sua interezza; questo è quanto l’Accademia delle Arti presenterà nelle serate del 24 e 25 giugno con il suo Saggio Spettacolo 2017 al Teatro Eliseo di Roma in Via Nazionale 183.

Un Saggio Spettacolo di alto profilo artistico come, d’altronde, ci ha ormai abituato ad assistere la Direttrice Artistica Catia Di Gaetano coadiuvata da docenti il cui spessore artistico e professionale è altamente riconosciuto ed apprezzato nel mondo della Danza, della Recitazione e del Canto.

Il Saggio Spettacolo 2017 dell’Accademia delle Arti si snoderà attraverso 2 serate.

Il 24 giugno avremo il piacere di ammirare gli allievi della sezione spettacolo portare in scena il Musical “Life Academy”, scritto e diretto da Ugo Bentivegna a cui va il grande merito di aver realizzato una gradevole quanto impegnativa rappresentazione di arte varia, magistralmente accompagnati da Matelda Viola e Martina Stavolo per il canto, da Ugo Bentivegna per la recitazione e da Catia De Gaetano, Yari Molinari, Rosario Marotta ed Ilenia Ronci per la danza.

L’Accademia delle Arti, con la serata del 25 giugno, ci immergerà poi nel meraviglioso mondo della danza con le sue musiche, le sue variazioni, le coreografie mai banali o ripercorse in precedenza, in una atmosfera di leggiadri movimenti che caratterizzano la Danza Classica, la Danza di Carattere, la Danza Moderna e quella Contemporanea.

E’ appena il caso di ricordare che il pregevole corpo docenti costituito dalla Direttrice Catia De Gaetano, Christian Colombo, Rosario Marotta, Yari Molinari, Ilenia Ronci e con la preziosa collaborazione di Francesca Corazzo ha saputo trasmettere agli allievi il gusto del bello, del raffinato, dell’eleganza nei movimenti unitamente agli  insegnamenti necessariamente tecnici.

Locandina_good

La danzatrice classica non è quella figura “eterea” spesso descritta da una certa iconografia ma è una valente artista “a tutto tondo” che studia Storia della Danza e Danze di carattere, che si cimenta anche nelle specialità Contemporary e Modern che, insieme alla Danza Classica, saranno l’asse portante della serata del 25 giugno.

Ed è proprio questa la suprema finalità artistica dell’Accademia delle Arti e cioè plasmare l’allievo arricchendolo con tutte le maggiori valenze che la Direttrice Artistica Catia Di Gaetano insieme al corpo docente sono in grado di trasmettere.

Il Saggio Spettacolo 2017 non è circoscritto solamente agli allievi e alle loro famiglie ma è aperto a tutti coloro che amano la Danza, il Musical e l’Arte del bello; per informazioni e costi è opportuno rivolgersi direttamente all’Accademia delle Arti ai sottostanti riferimenti.

Avrò il piacere di assistere, insieme a molti altri, al Saggio Spettacolo 2017 dell’Accademia delle Arti.

In bocca al lupo ad allievi ed insegnanti!

 

Accademia delle Arti

Via Isacco Newton 33

Tel. 06 6571702

segreteriaaccademia@tiscali.it

Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia

Share on Tumblr

dell’artista Rossella Brescia si è già detto tutto ma, questo tutto, è comunque ben poca cosa per illustrare compiutamente la professionalità, la maturità artistica, la dedizione e la passione verso i suoi allievi che, anche quest’anno, si cimenteranno nel Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia.

Lezione_Danza

L’Evento si svolgerà nella splendida cittadina di Martina Franca (TA) che tra le sue bellezze ospita la sede della Scuola Danza di Rossella Brescia; l’appuntamento è presso il Cinema Teatro Nuovo alle ore 21,00 del giorno 24 giugno 2017.

Locandina_Galà

Il Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia si preannuncia qualitativamente ricco di performance artistiche degli allievi e si pone tra i più alti livelli di attenzione nel panorama delle esibizioni, saggi, manifestazioni coreutiche che sono tradizionalmente svolte in questo periodo.
Tra le “stelle” da menzionare ricordiamo i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Roma Alessio Rezza e Rebecca Bianchi che si esibiranno al GalàFredy Franzutti della Compagnia Balletto del Sud con il primo ballerino Alexander Yakovlev

Ospiti_Galà

Il Maestro Luciano Cannito, a cui va il grande merito di aver promosso, raccolto 15.600 adesioni e consegnato alle Istituzioni la Petizione contro la chiusura dei Corpi di Ballo crede fortemente nella diffusione dell’arte coreutica in tutto il territorio nazionale poichè essa genera mirabili sinergie con le esistenti realtà artistiche. Luciano Cannito curerà la regia che sarà –  come sempre – assolutamente perfetta in quanto spinta dall’amore per l’Arte e per la Danza
…toy, toy, toy ragazzi
e, da parte nostra, che siamo gente di teatro, permetteteci di augurarvi mer.., mer.., mer.. che è il più sincero augurio per il vostro giusto e meritato successo.

Rossella-Brescia

Arrivederci a sabato 24 giugno per ammirare il Galà di fine anno della scuola danza Rossella Brescia.

La Porta

Share on Tumblr

La Porta

Un incisivo taglio ritmico e stilistico, coinvolgente ed avvincente, attento ai particolari, mai banale, un linguaggio per alcuni versi ricco di dotte venature che si intersecano con frammenti conviviali, eccellente la capacità di sussurrare l’incipit di una nuova storia a venire”.

Questa è la motivazione che la Commissione di valutazione delle opere partecipanti al Concorso Letterario L’Arte della parola ha dedicato al racconto breve dal titolo “La Porta” scritto da Franco Salvatore Grasso”.

L’autore è già presente nel panorama editoriale con gli altri suoi titoli “Il nuovo Faust” e “Seraphitus-Seraphita” che sono tratti, il primo, dal Faust di Johann Wolfang von Goethe mentre il secondo è liberamente tratto dal romanzo di Honorè de Balzac.

In questa nuova opera letteraria “La Porta”Franco si cimenta nel descrivere le complesse personalità di 3 altri personaggi, oltre a lui stesso, che si trovano inaspettatamente a convivere in un immenso appartamento immerso nel buio più fitto dal quale, però, non possono uscire.

L’autore svolge una accurata analisi dei “coinquilini” mettendo in luce i risvolti, talora oscuri, del loro essere: “Silvia è una gran bella ragazza, molto attraente, una moretta notevolmente sensuale dallo spirito ribelle; è lei la più indicata a gestire il nostro gruppo, dopo di me naturalmente, in virtù del suo temperamento determinato. Ho desiderato avere rapporti con lei, ne ho avuta anche l’occasione ma, non so per quale motivo, dopo i preliminari ero colto da insicurezza che mi faceva desistere dal finalizzare l’incontro”.

Franco Salvatore Grasso illustra il clima di tensione e di insofferenza che avvolge i personaggi forzatamente prigionieri della casa finchè: “si ode un persistente bussare alla porta e rimaniamo immobili, congelati a causa di un’ingiustificata paura mista a terrore; si sente di nuovo bussare all’uscio ed improvvisamente la porta si apre per consentire ad uno sconosciuto di entrare nella stanza” (vedremo poi che il suo nome è Gabriele, l’Arcangelo?)

Donna! (Gabriele rivolto a Silvia), come posso avere paura io? Ho già varcato la soglia e conosco tutta la realtà celata al di là dell’uscio! Quando sarete mondati da tutti i peccati insiti nelle vostre coscienze solo allora riterrò opportuno farvi varcare la soglia!

E’ da notare il crescendo emozionale che l’autore riesce ad illustrare così come, nel finale, viene portata in secondo piano la figura di Gabriele per lasciare il passo ad una nuova arrivata, Alessandra, che fa presagire  nuove esperienze e turbamenti psicologici tra i personaggi.

Per questo racconto breve, “La Porta” è stato conferito a Franco Salvatore Grasso il Premio Paolo Zilli.

Congratulazioni Franco Salvatore Grasso il racconto “La Porta” merita di essere pubblicato.