Filippo Raciti: Ispettore capo della Polizia di Stato, morì in servizio durante gli incidenti scatenati da una frangia di ultras catanesi contro la Polizia

  • Filippo Raciti (Catania, 17 gennaio 1967 – Catania, 2 febbraio 2007). Ispettore capo della Polizia di Stato, morì in servizio durante gli incidenti scatenati da una frangia di ultras catanesi contro la Polizia, intervenuta per sedare i disordini alla fine del derby siciliano di calcio Catania-Palermo.
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Il 2 febbraio del 2007 l’Ispettore capo della Polizia di Stato Filippo Raciti del reparto mobile della Questura di Catania perse la vita durante i disordini tra frange di tifosi ultras etnei e le forze dell’ordine al termine del derby Catania-Palermo.

Nato a Catania, Raciti entrò nella Polizia di Stato nel giugno del 1986 come allievo agente ausiliario. Svolse la maggior parte della sua carriera in servizi esterni di ordine pubblico, per i quali era istruttore. Dopo aver filippo_raciti2prestato servizio, per quasi due anni, presso la Questura di Catania, all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, dal dicembre 2006 era stato trasferito al X Reparto Mobile. Aveva servito per quasi vent’anni nella Polizia di Stato, proprio al X Reparto Mobile. Viveva ad Acireale con la moglie Marisa Grasso e i figli Fabiana e Alessio.

Raciti morì a Catania il 2 febbraio 2007, due ore circa dopo il termine della partita, a seguito di un trauma epatico causato dall’impatto di un corpo contundente.

roverI mass-media rivelarono la possibilità che Raciti fosse stato investito dallo sportello del fuoristrada (un Land Rover Discovery) dei colleghi che si muoveva in retromarcia, e da cui era disceso a causa del denso fumo che aveva invaso il veicolo. Le immagini della emittente televisiva SKY che ritraevano tale momento hanno attestato la infondatezza di questa ipotesi, visto che il Land Rover ha indietreggiato a velocità insignificante.

La morte di Raciti suscitò forte emozione in tutto il paese e causò l’interruzione di tutti i campionati di calcio in Italia per una settimana e l’annullamento di un’amichevole della Nazionale. Un intenso dibattito sulla messa a norma degli stadi è scaturito dopo l’incidente e ha causato la disputa degli incontri di calcio a porte chiuse fino al completamento dei lavori necessari alla messa in sicurezza degli impianti non a norma.

Raciti è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria, consegnata raciti_moglie_lapressealla moglie l’11 maggio 2007, in occasione del 155º anniversario della Polizia di Stato. Il 17 febbraio 2007 gli è stato intitolato lo stadio di Quarrata, in provincia di Pistoia. Il 14 aprile 2007 è stato intitolato lo stadio comunale di Siderno in  provincia di Reggio Calabria alla sua memoria. Tra il 28 febbraio e il 1º marzo 2009 è stata fatta una maratona in suo onore, che partiva dallo stadio Angelo Massimino di Catania e arrivava allo stadio Renzo Barbera di Palermo. L’iniziativa ha visto protagonista l’ex atleta Salvatore Antibo.

La figura di Filippo Raciti è spesso oggetto di un vasto repertorio di cori da stadio, slogan e graffiti, espressi da ultras del calcio che intendono offenderne la memoria o colpire le forze dell’ordine in quanto istituzioni.

Le indagini sulla sua morte, che portarono subito all’arresto di un indiziato minorenne, avvalendosi delle immagini filmate dai circuiti di sicurezza dello stadio e da successive intercettazioni ambientali, condussero dopo un anno all’arresto anche di un secondo indiziato maggiorenne.

Il procedimento penale scaturito dall’uccisione di Raciti ha visto le seguenti sentenze:

  • ++ OMICIDIO RACITI: DEFINITIVA CONDANNA SPEZIALE ++il 9 febbraio 2010 il Tribunale dei Minori di Catania ha irrogato la pena di 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale ad Antonino Speziale, minorenne all’epoca dei fatti;
  • il 22 marzo 2010 la Corte di Assise di Catania ha irrogato la pena di 11 anni (dieci anni per omicidio preterintenzionale, più un anno per resistenza a pubblico ufficiale) a Daniele Natale Micale, ventitreenne;
  • il 21 ottobre 2011 la Corte d’Assise d’Appello di Catania ha confermato la condanna a 11 anni di reclusione per Daniele Micale per omicidio preterintenzionale;
  • il 21 dicembre 2011 la Corte d’Appello per i minorenni di Catania ha condannato Antonino Speziale a 8 anni di carcere per omicidio preterintenzionale;
  • il 14 novembre 2012 la Corte di Cassazione ha confermato le sentenze di appello disposte nei confronti di Speziale e di Micale.

Le sentenze hanno definito in forma esecutiva i risarcimenti di ciascuno dei condannati alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell’Interno per danni non patrimoniali, come pure le provvisionali per la vedova e i due figli dell’ispettore Raciti.

Il 7 febbraio 2014 il procuratore generale Luigi Riello ha accolto il ricorso di Antonino Speziale per la revisione del processo; lo stesso ricorso è stato poi rigettato dalla Corte di Cassazione, in quanto dichiarato inammissibile.

mmmNel dicembre del 2017, poco prima di Natale, Micale ha iniziato a beneficiare della semilibertà.

La famiglia di Filippo Raciti, quel giorno ha perso tutto. Un padre, un marito, un pilastro familiare. È giusto questo? Nelle regole di chi la morte di un Servitore dello Stato è giustificabile?

Ricordare gli uomini come Filippo Raciti, oltre che un dovere morale, deve essere anche un insegnamento per i nostri ragazzi, perché mai più accadano cose del genere.

Perché la tua morte, Ispettore Capo Raciti, non sia stata invano.

fonte web

Filippo Raciti: Ispettore capo della Polizia di Stato, morì in servizio durante gli incidenti scatenati da una frangia di ultras catanesi contro la Poliziaultima modifica: 2018-02-02T20:21:38+01:00da IlMambrucco

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