Lussemburgo 23-26 giugno 2017

Il week end a Lussemburgo è andato anche meglio di quello che speravamo, la città è veramente carina e piccola si può visitare il centro a piedi senza problemi.

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E’ stato bello dopo 3 anni rivedere una amica che non vedevo dall’ultimo concerto di Bon Jovi a Monaco. Quindi ritrovarmi qui a vedere Jude Law a teatro e rivedere lei è stato bellissimo.

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Ho adorato ogni vicolo e posto visto… spero di tornarci presto.

libertà

La libertà non si può spiegare. Si può soltanto respirare senza pensarci, come l’aria, e come l’aria rimpiangerla quando non c’è più. A differenza dei dogmi, non reclama certezze e non ne offre. I suoi mattoni sono i dubbi e gli errori, gli slanci e gli abusi. I suoi confini sono labili, mobili. E la sua rovina è l’assenza di confini, che le toglie il piacere sottile della trasgressione.
(Massimo Gramellini)”

In questo mondo costruito per i pochi che comandano.. Spero che presto la gente si alzi una mattina e dica da oggi faccio quello che voglio e quando voglio. 

Lussemburgo

Domani sarò a Lussemburgo per andare a trovare una mia amica e per vedere l’ultima del teatro di Jude Law (Obsession).

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Mi sono appena resa conto che impazziro in questa città è veramente un gioiellino 

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Ravenna

Ravenna è un altra delle città che vorrei assolutamente visitare, amo l’arte e come ne abbiamo in Italia nel resto del mondo per quando possa trovare cose meravigliose, il nostro paese non scherza ad opere che ti lasciano senza fiato, Grazie anche alla sua grande storia del passato.

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Ravenna è la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie, superato solo da quello di Roma, e comprende nove lidi della riviera romagnola. Ravenna è stata capitale tre volte, dell’Impero romano d’Occidente (402-476), del Regno degli Ostrogoti (493-553) e dell’Esarcato bizantino (568-751). Per suo grande complesso di monumenti cristiani è stata inserita nel 1996 nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, come sito  “Monumenti paleocristiani di Ravenna”.

Basilica di San Vitale (Ravenna)

Basilica di San Vitale (Ravenna)

palazzo dei rasponi del sale ravenna

palazzo dei rasponi del sale Ravenna

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Chiesa San Giovanni Evangelista Ravenna

 

 

Morte della Vergine di Caravaggio

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La morte della Vergine è un opera  di Caravaggio e si trova al museo di Louvre a Parigi. L’opera  viene commissionata al pittore dall’ordine religioso dei Carmelitani Scalzi, i quali facevano parte della Chiesa di Santa Maria della Scala a Roma. Al completamento del dipinto quando  Caravaggio lo mostra ai committenti, loro ne  rimangono scandalizzati davanti a quell’eccessiva povertà dell’opera,  si capisce  che la donna morta è la Vergine solo per il titolo. Nonostante il rifiuto della tela, il quadro viene poi acquistato dal Duca di Mantova, per poi passare al re d’Inghilterra dopo la morte , il capolavoro viene acquistato da un banchiere parigino, che poi  lo porta alla corte di Luigi XIV, fino a finire a  Louvre. Tornando all’opera come dice il titolo ci mostra la morte della Vergine. Maria è la donna vestita di rosso sul letto , accanto a lei, possiamo scorgere alcuni uomini, tutti disposti attorno al suo cadavere. questi sono  gli Apostoli disperati per la sua morte.In  primo piano vediamo Maria Maddalena seduta su una sedia, anche lei ritratta triste per la perdita della Vergine. Questo è la prima opera che ritrae una morte senza nessuno riferimento sacro, nessuno suggerimento che ci faccia capire che si sta parlano della morte delle Vergine, anche il resto dei protagonisti nella scena sembrano semplici popolani che soffrono per una cara perdita. Si dice  che Caravaggio come modello della Vergine abbia utilizzato il cadavere di una prostituta annegata. Qui Caravaggio realizza un quadro in perfetto equilibrio tra religiosità, quotidianità e provocazione.

 

 

 

essere fragili

La persona segretamente fragile è, spesso e volentieri, incredibilmente suscettibile. A volte un piccolo atto di gratitudine o di bontà la riempie di felicità. Tuttavia, il minimo errore o la più semplice delusione vissuta la porta ad una disperazione smisurata. Si tratta di un’ipersensibilità che porta le persone fragili a scontrarsi spesso con chi le circonda.”