Tasse, la pressione fiscale in Italia è al 42,5% rispetto al PIL

La questione fiscale è sempre cruciale in Italia dal momento che uno dei temi dominanti, soprattutto in politica, è quello dei tagli alle tasse.
Il governo ha prorogato per il 2024 le sforbiciate che erano già in vigore, ma il loro destino rimane in dubbio per il 2025 visto che si attende prima di conoscere il contenuto della riforma fiscale nell’Unione Europea che è stata approvata il 23 aprile scorso.

Quanto pesano in Italia le tasse

cropped-euro-2-1.jpgRispetto al carico fiscale che c’era nel 2020, in Italia c’è stata una riduzione sia pure molto blanda. Ma se facciamo un confronto rispetto al 2010, allora in rapporto al prodotto interno lordo infatti, il totale delle tasse è cresciuto del 3,16% (rispetto al 2020 invece l’incremento è stato dello 0,2%).
In totale il carico fiscale del nostro paese è giunto al 42,5%, confermando sostanzialmente il valore dell’anno scorso.

Sotto il profilo fiscale l’anno record è stato il 2013, quando il carico fiscale giunse al 43,4% rispetto al PIL. Cinque anni dopo invece è stato raggiunto il carico fiscale minimo, ossia il 41,7%.

La pressione esercitata dai singoli tributi

Se andiamo ad analizzare quali sono le tasse che esercitano il peso maggiore dal punto di vista fiscale, quella sul reddito totale delle persone fisiche vince con l’11,6% rispetto al PIL.

Se però andiamo a considerare l’imposta che ha avuto l’incremento maggiore del carico fiscale rispetto al prodotto interno lordo, allora lo scettro spetta all’Iva, che non solo anno è passata da 6,6%, al 7,1%. Il motivo di questa forte crescita è l’obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti digitali, stabilito nel 2021. Tutto questo ha contribuito a fare emergere il nero che spesso era praticato per i piccoli pagamenti.

Accise e dazi doganali

Spetta alle accise invece lo scettro delle tasse che sono calate in misura maggiore. L’impatto delle accise sul prodotto interno lordo ha raggiunto il picco più alto nel 2015, ma poi dopo qualche anno di stabilizzazione ha cominciato a scendere, fino ad arrivare al 4,1% nel 2022.
Al contrario, i dazi doganali hanno segnato il primo aumento dopo circa un decennio. Cioè è dovuto principalmente alla decisione dell’Unione Europea di togliere il tetto minimo ai prodotti acquistati fuori dai paesi della UE, per contrastare i colossi del e-commerce.

Tasse, la pressione fiscale in Italia è al 42,5% rispetto al PILultima modifica: 2024-04-30T00:42:38+02:00da nonsparei

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