Risparmio gestito, l’Italia fa gola a tanti operatori finanziari
Il risparmio italiano è tra i più elevati al mondo. Siamo notoriamente un paese di formiche operose. Le attività finanziarie detenute dagli italiani sono di poco superiori ai 4 mila miliardi, due volte e mezzo il Prodotto interno lordo (Pil). Non stupisce quindi che il mercato del risparmio gestito guardi con estremo interesse all’Italia. Anche perché se ci piace risparmiare, non sempre siamo capaci di gestire questa liquidità. Lo dimostrano i numeri, e lo conferma il fatto che siamo agli ultimi posti nelle classifiche internazionali sull’educazione finanziaria.
Molti mostrano una conoscenza superficiale dei meccanismi di investimento, altrettanti preferiscono seguire i consigli di amici e parenti riguardo agli investimenti. Altri ancora si affidano alle mode del momento. Così è accaduto per il trading in opzioni binarie, oppure per il CFD Forex (vedi qui che cos’è il fx trading).
Il mercato del risparmio gestito
Come detto, il mercato del risparmio gestito guarda al Belpaese con enorme interesse. Ma intanto devono rispondere ad alcune domande che gli vengono fatte dai clienti di tutto il mondo. Secondo un recente sondaggio, alle società di asset management viene imputata la colpa di non fornire una comunicazione chiara e tempestiva quando un fondo chiude. Questo sarebbe il maggiore problema del settore del risparmio gestito. Alle quali occorrerà trovare delle risposte in futuro. Vale per i fondi classici come quelli più moderni e innovativi (come gli etoro copy funds).
Secondo il 43% dei soggetti che sono stati intervistati infatti, i gestori patrimoniali dovrebbero dimostrare maggiore chiarezza nel momento in cui i flussi si avvicinano al raggiungimento di un livello in cui dovrebbero essere adottate misure di di chiusura. Insomma, non bisogna aspettare di giungere al limite del traguardo prima di intervenire. Un quarto del campione del sondaggio sostiene che quando un fondo viene chiuso, spesso si viene lasciati con poche alternative disponibili per l’investimento, oppure si è costretti a cambiare del tutto il settore in cui investire.
