Quotazione dell’oro in calo, toccato il minimo da 4 mesi

Scivola in basso la quotazione dell’oro sui mercati finanziari. Sono andate in drastica discesa toccando un minimo da quattro mesi a 1.266,30 dollari l’oncia. La forza del dollaro – con il quale l’oro è notoriamente legato da una correlazione inversa – ha spinto gli investitori a disimpegnarsi dal bene rifugio per eccellenza. Ma andiamo per ordine.

I driver della quotazione dell’oro

Le statistiche macro confermano le aspettative di un imminente rialzo dei tassi USA da parte della Federal Reserve. I rendimenti sono saliti lungo la curva, mentre gli ultimi report sullo stato di salute dell’economia americana dicono che il PIL per il terzo trimestre è stato rivisto al rialzo al 3,3%. Invece la fiducia dei consumatori ha raggiunto il massimo da 17 anni a questa parte. A dicembre quindi si completerà il ciclo di 3 ritocchi al tasso negli USA. Questo rende più appetibile la valuta USA, con ripercussioni sulla domanda dell’oro che è denominata proprio in dollari. Non c’è quindi da stupirsi se i segnali per opzioni binarie gratis affidabili puntino tutti verso il ribasso del gold metal.

Inoltre sulla quotazione dell’oro pesa anche l’approvazione da parte del Senato della riforma fiscale, avvenuta lo scorso weekend. Secondo Trump è possibili che si riesca anche a compiere l’ultimo passo entro Natale, ovvero riconciliare le due versioni della legge (quella della Camera e quella del Senato). Dopo di che mancherebbe solo la firma del presidente per rendere ufficiale la maxi-riforma delle tasse USA. A quel punto non è difficile ipotizzare uno slancio ulteriore per il dollaro. Non a caso molti trader stanno già cercando piattaforme trading bonus senza deposito per essere pronti a puntare sul greenback.

Le prospettive

Nel breve termine è possibile che l’oro rimanga sotto controllo, oscillando tra i 1260 e i 1300 dollari, tra i forti trend macroeconomici globali e l’incertezza politica. Dobbiamo pur sempre ricordare che negli USA c’è una indagine su Michael Flynn, l’ex consulente per la sicurezza nazionale di Trump. Rimangono inoltre ancora caldi i fronti con la Corea del Nord, nonché c’è un po’ di incertezza politica anche nell’Eurozona. Tutto questo potrebbe aggiungere instabilità al mercato aurifero e creare supporto per i prezzi del metallo giallo.