Telemarketing, finalmente arriva la legge anti-scocciatori

Arriva il giro di vite da parte del Governo riguardo al telemarketing, ovvero le telefonate da parte degli operatori commerciali. Una nuova legge infatti impone che i call center si rendano riconoscibili, attraverso l’utilizzo di un numero identificativo che fa capire la natura delle chiamate. In sostanza chi fa telemarketing dovrà adottare un prefisso (tipo 888, lo buttiamo a caso)  mentre chi si occupa di indagini statistiche avrà un altro prefisso (tipo 877). In questo modo chiunque saprà in anticipo chi lo sta chiamando e cosa vuole. Il testo, già approvato da Montecitorio, ieri ha ricevuto il via libera definitivo della commissione Trasporti del Senato. Sarà l’Authority per le comunicazioni a decidere i nuovi prefissi “antiscocciatori” entro il mese di marzo 2018.

Cancellati i consensi al telemarketing

telemarketingInoltre a beneficio dei cittadini è stato introdotta la possibilità di iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni anche per i numeri di cellulare. Finora erano ammessi solo i numeri fissi presenti nell’elenco telefonico. Quando ci si iscrive, tutti i consensi al telemarketing espressi in precedenza verranno revocati. L’eccezione riguarda i consensi più “freschi” di un mese, per eliminare i quali sarà necessaria una dichiarazione ad hoc. Agli operatori è fatto obbligo di consultare mensilmente il registro per vedere quali sono le utenze che non potranno più contattare. Va detto che questo passaggio è stato fortemente osteggiato dall’associazione di categoria Assocontact, paventando il rischio che l’intero settore si paralizzasse per diversi mesi in attesa che i call-center raccogliessero i consensi ex novo.

C’è solo una deroga al quadro finira esposto. Gli operatori potranno non adottare il prefisso unico solo se presentano l’identità della linea a cui possono essere contattati. In pratica se l’utente sa chi è che lo chiama, da dove chiama e può richiamare a sua volta. La motivazione della deroga è nell’allineamento all’orientamento legislativo che sta maturando in sede europea. Cosa criticata da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori: “Una buona legge, che però è stata annacquata dalla modifica all’obbligo del prefisso unico. La lobby dei call center è riuscita a far peggiorare il testo. Il fatto stesso che i call center sostengono che questa norma potrebbe distruggere il mercato, li fa ammettere implicitamente che sono molesti nei confronti dei consumatori. Sanno bene che, potendo scegliere, la stragrande maggioranza non risponderebbe a una chiamata pubblicitaria”.

Telemarketing, finalmente arriva la legge anti-scocciatoriultima modifica: 2017-12-23T11:20:28+01:00da nonsparei

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