Cambio euro dollaro di nuovo verso 1.16. Ma è un test difficile
Il cambio euro dollaro è tornato a orbitare attorno quota 1.16, dopo aver vissuto un bel po’ di oscillazioni (soprattutto al ribasso). Nelle ultime sedute la coppia di valute più scambiata nel mercato, sembra aver trovato un nuovo equilibrio, anche se chi opera nel Forex sa bene quanto tutto questo possa essere precario.
L’equilibrio del cambio euro dollaro
Ciò vale soprattutto sul fronte della valuta unica. Nel senso cioè che le pressioni potrebbero essere più sul lato ribassista che non su quello rialzista. C’è il rischio in altre parole che l’Euro torni nuovamente ad essere vittima di tensioni soprattutto di natura politica. Anche i dati lo confermano, visto che finora in più circostanze il cambio euro dollaro ha fallito il tentativo di salire anche oltre quota 1.16. Il balzo avuto negli ultimi giorni è peraltro più frutto di debolezza altrui che di forza propria, Settimana scorsa le tensioni che si sono registrate sugli indici azionari di Wall Street, hanno consentito all’Euro di risalire. Basta vedere il grafico su una delle piattaforme forex online italiane.
Va tenuto anche in conto che la diminuzione delle speculazioni rialziste sul dollaro per il momento rende difficile – almeno nel breve termine – che ci sia un rafforzamento del biglietto verde. Tuttavia, immaginare che nel breve periodo possa esserci un superamento della barriera in area 1,162 è decisamente complicato. Peraltro c’è anche chi osserva come il repentino stop degli indici di Wall Street possa essere un segnale negativo anche per l’Eurozona. In sostanza il timore è che la crescita anche qui abbia raggiunto il suo picco.
Consiglio: quando cercate un buon intermediario per fare operazioni su valute, non cercate solo broker forex con bonus senza deposito.
Agenda macro
L’agenda macro nel frattempo vede il rilascio di alcuni dati significativi in mattinata per l’Eurozona. Nel pomeriggio invece gli investitori saranno focalizzati sul rilascio dei dati sul mercato immobiliare statunitense e in serata sul rilascio, da parte della Fed, dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria di settembre.