Economia australiana, la RBA non abbandona l’ottimismo

La banca centrale australiana ha mantenuto la sua visione ottimista dell’economia, ed ha deciso di lasciare il costo del denaro al minimo storico dell’1,50% per il 30esimo mese consecutivo (dopo l’ultima variazione, un taglio di 25 punti base, decisa nell’agosto 2016).

L’ottimismo della RBA sull’economia

dollaro australia“Tenendo conto delle informazioni disponibili, il Board ha giudicato che mantenere la posizione di politica monetaria invariata in questa riunione sarebbe coerente con la crescita sostenibile dell’economia e il raggiungimento dell’obiettivo di inflazione nel tempo“, ha detto la banca in una nota. La RBA ha osservato che il basso livello dei tassi di interesse continua a sostenere l’economia australiana. La decisione non ha sorpreso i mercati, in relazione alla probabilità che i dati sul PIL (che usciranno domani) evidenzieranno uno stallo nella crescita economica.

La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto una prospettiva di politica monetaria stabile, nella speranza di una ripresa della crescita economica e dell’inflazione. Il governatore della RBA Philip Lowe ha riconosciuto che la crescita ha rallentato nella seconda metà del 2018, ma si aspetta un aumento fino a circa il 3% quest’anno. Un ottimismo che molti economisti non condividono, a dirla tutta. Si prevede che l’inflazione sottostante aumenterà nei prossimi due anni, anche se l’accelerazione sarà probabilmente graduale e potrebbe richiedere un po ‘più di quanto previsto in precedenza. La banca centrale ha mantenuto le sue previsioni dell’inflazione sottostante al 2% per quest’anno e al 2,25% per il 2020.

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Le spinte all’economia

Secondo la RBA, a fare da traino all’economia dovrebbero essere gli investimenti commerciali, le maggiori spese governative e incentivi di politica monetaria. Un altro motivo per la fiducia della RBA nelle prospettive economiche è un robusto settore dell’occupazione. D’altro canto, Lowe ha nuovamente indicato nei consumi delle famiglie “la principale incertezza domestica”, soprattutto in considerazione della crescita anemica dei salari e dei prezzi delle case nelle principali città di Sydney e Melbourne.

Dati macro e dollaro australiano

Malgrado l’ottimismo della RBA, è chiaro che se i prossimi dati macro dovessero evidenziare un quadro più debole delle previsioni, questo potrebbe cambiare lo scenario e indurre l’istituto centrale ad essere più accomodante in futuro (nonché mettere a repentaglio le prospettive di rielezione a maggio per il governo australiano di centro-destra che ha lanciato “posti di lavoro e crescita” come il suo mantra economico chiave). I futures sui tassi d’interesse puntano a una probabilità dell’86% di un taglio all’1,25% entro la fine di quest’anno.

Sotto il profilo valutario, il dollaro australiano non ha avuto grandi scosse dalla decisione della RBA. L’unica cosa interessante è la formazione in corso di un pattern bandiera trading flag. Gli investitori si aspettavano questa scelta della RBA, e poi si concentreranno soprattutto sui dati macro che usciranno mercoledì (a proposito, oggi l’indice Pmi dei servizi si è attestato a febbraio a quota 48,7, peggio del dato preliminare a 49,3 punti). Nel frattempo la coppia AUD / USD ha faticato a registrare una significativa ripresa rispetto ai minimi di tre settimane verso 0,707, toccati dopo la rinnovata spinta agli acquisti sull’USD (l’indice del dollaro USA è salito al livello più alto in due settimane a 96.80).

Economia australiana, la RBA non abbandona l’ottimismoultima modifica: 2019-03-05T09:10:57+01:00da nonsparei

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