Business della cosmetica fiore all’occhiello del Made in Italy
Il business della cosmetica italiana continua a crescere e generare profitti. Un dato in controtendenza rispetto all’andamento dell’intera economia italiana, sprofondata in recessione tecnica.
L’andamento del business della cosmetica
Non ci sono venti di crisi per il business della cosmetica, dove continuano a nascere nascere imprese e dove l’occupazione cresce. Peraltro si tratta di un settore a prevalente impiego femminile, visto che il 54% dei lavoratori del settore (che sono in totale 35mila) sono donne. Un dato grande più di volte rispetto alla media dell’industria manifatturiera italiana.
I dati economici resi noti da Cosmetica Italia, l’associazione che riunisce oltre 500 imprese, confermano peraltro la grande vitalità del settore. Il fatturato lo scorso anno è salito del 2% a 11,2 miliardi, mentre l’export è aumentato del 3,6% a 4,8 miliardi, pari a quasi il 43% del fatturato. Il saldo commerciale complessivo è in positivo per 2,77 miliardi. Peraltro le stime indicano ulteriori aumenti nel 2019. Il business della cosmetica si può quindi includere tra i fiori all’occhiello del Made in Italy, anche se ancora poco conosciuto rispetto a moda e food. Infatti due terzi dei prodotti utilizzati in Europa è realizzato in Italia (specie in Lombardia, vero fulcro del settore).
Il mercato Nazionale
Se le cose all’estero vanne sempre di più a gonfie vele, per il business della cosmetica anche il mercato interno regale grosse soddisfazioni. Il fatturato infatti è cresciuto dell’1,3%, meno ma comunque in salita. Sono in crescita specialmente le vendite online (+22%). A dominare la scena è il mass market, mentre cala la quota di mercato generata nelle grandi superfici e negli ipermercati (-2,8%). In crescita il fatturato di spazi specializzati (+7%) e negozi monomarca (+2,5%).
Il lavoro nella cosmetica
Un aspetto importante riguarda l’occupazione. C’è bisogno di figure nel settore, e paradossalmente non se ne trovano. Servono tecnici di laboratorio, coloristi, profili nel marketing, figure commerciali, esperti di regolamentazione e normative, tecnici di produzione. Ma è durissima trovarli perché non esiste una formazione ad hoc, se non i master post laurea. Non ci sono invece Istituti tecnici superiori per la cosmetica. Eppure sono tante le aziende pronti ad assumere.