Prestito ponte-bis per Alitalia, il Governo prevede un esborso di 350 milioni

Sta per arrivare un altro prestito per Alitalia, in amministrazione straordinaria da ormai 900 giorni. Dopo l’intervento in due tranche (2017 e 2018) per complessivi 900 milioni di euro, il Governo torna ad agire in soccorso della compagnia di bandiera. Stavolta con un altro sostanzioso intervento da 350 milioni con il decreto fiscale.

Il nuovo prestito inserito nel decreto legge fiscale

prestito alitaliaIl secondo prestito ponte è stato deciso dal Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze. Per adesso la norma è stata inserita – all’articolo 52 – decreto legge fiscale collegato alla manovra, quindi si trova ancora in una fase che prevede eventuali modifiche. Nel documento il governo sostiene che questo finanziamento ha durata semestrale e servirà per consentire di pervenire al trasferimento dei complessi aziendali facenti capo ad Alitalia in amministrazione controllata e alle altre società del medesimo gruppo anch’esse in amministrazione straordinaria.

La decisione evidenzia il dietrofront del ministro dello Sviluppo economico (Stefano Patuanelli),  che non più tardi di qualche giorno fa aveva dichiarato che non ci sarebbe stato bisogno di un ulteriore prestito ponte ad Alitalia. Tuttavia, essa si collega alla richiesta di Ferrovie dello Stato di una proroga di otto settimane per predisporre un’offerta vincolante per rilevare la compagnia aerea nazionale tramite una cordata che prevede Atlantia, una quota di minoranza del Tesoro e un partner aereo che potrebbe essere l’americana Delta Air Lines (meno consistenza sembra avere la tedesca Lufthansa).

Interessi e cifra in prededuzione

Rispetto al primo prestito ponte da 900 milioni, stavolta il finanziamento ad Alitalia farà scattare anche gli interessi. Inoltre, esattamente come il precedente prestito, la cifra in questione sarà in “prededuzione”, “con priorità rispetto ad ogni altro debito della procedura, entro sei mesi dall’erogazione e, in ogni caso, entro 30 giorni dall’intervenuta efficacia della cessione dei complessi aziendali. Va ricordato che il primo prestito ponte è finito nel mirino di Bruxelles, che ha aperto un’indagine per verificare che la somma non sia un aiuto di Stato suscettibile di alterare la concorrenza sul mercato. E’ alta quindi la probabilità che la storia si ripeta anche per questa nuova tranche.

Prestito ponte-bis per Alitalia, il Governo prevede un esborso di 350 milioniultima modifica: 2019-10-18T00:21:44+02:00da nonsparei

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