Lavoro autonomo il bilancio rispetto all’era pre-pandemica è in netto calo

Uno dei settori che ha maggiormente patito il contraccolpo della crisi sanitaria provocata dal covid-19 è quello del lavoro autonomo. Addirittura la CGIA parla di una “lenta agonia” che sta vivendo il settore.

I numeri del lavoro autonomo

artigianatoIn base ai dati relativi all’ultima rivelazione Istat, emerge infatti che il numero di unità di lavoro autonomo è sceso di 215mila nel biennio della pandemia, ossia da febbraio 2020 a febbraio 2022. Gli effetti della crisi sanitaria, che ha poi innescato quella economica, sono stati quindi pesantissimi.
Prima della pandemia in Italia c’erano 5,192 milioni di lavoratori indipendenti. Alla fine del primo trimestre di quest’anno siamo scivolati sotto la soglia dei 5 milioni, segnando un calo del 4,1%.

Troppa pressione

Il lavoro autonomo ha subito una pressione eccessiva e prolungata da quando è scoppiata la crisi sanitaria. Il popolo di artigiani, piccoli commercianti, partite IVA e liberi professionisti hanno dovuto fronteggiare gli effetti dei lockdown e il crollo dei consumi interni.

Chi ha resistito ce l’ha fatta con molta fatica, ma sono tantissimi quelli che hanno dovuto gettare la spugna.
Molti di quelli che hanno chiuso la propria attività, hanno deciso devi entrare nel mercato del lavoro non più come indipendenti ma come dipendenti. Lo dimostra il fatto che il numero di questi ultimi nel corso dell’ultimo biennio è cresciuto di 200mila.

Lo scenario rimane cupo

Va Inoltre aggiunto che se la situazione del recente passato è stata durissima, le prospettive non sono certo rosee. L’inflazione, il calo carburante, l’incremento dei prezzi dell’energia potrebbero aggravare ulteriormente la situazione.
Molti non riescono più a sostenere gli aumenti delle tariffe registrate negli ultimi mesi. Malgrado i tentativi del governo di ridurre l’impatto, comunque i prezzi sono a livelli mai visti nel recente passato.

La piaga del sommerso

Questa situazione sta inoltre innescando un ulteriore problema. Chi chiude definitivamente la propria attività perché non riesce più a sostenerla, in alcuni casi ha deciso di tuffarsi nell’illegalità, prestando la propria attività in modo abusivo. Cresce Infatti il numero dei lavoratori irregolari, ossia di quelli che prestano il proprio lavoro in nero.

Lavoro autonomo il bilancio rispetto all’era pre-pandemica è in netto caloultima modifica: 2022-05-09T09:46:07+02:00da nonsparei

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