Tasse, questa settimana cade il Tax Freedom Day del 2022

Questa settimana gli italiani cominceranno a lavorare per guadagnare davvero. Finora lo hanno fatto soltanto per pagare le tasse che pagheranno per l’intero 2022.

Il giorno della liberazione dalle tasse

Martedì 7 giugno è il giorno in cui ufficialmente i contribuenti si saranno liberati del peso fiscale. Da allora in avanti, ogni giorno che andranno al lavoro frutterà guadagni che finiranno soltanto nelle loro tasche. Fino a oggi invece, ogni centesimo del loro stipendio è andato nelle casse del fisco. Tasse.

Il calcolo è stato fatto dall’Ufficio studi della Cgia Mestre, attraverso la suddivisione della stima del prodotto interno lordo per i giorni dell’anno. Il PIL medio giornaliero è stato poi confrontato con le previsioni di entrate fiscali previste quest’anno. Il loro rapporto alla fine ha consentito di calcolare il Tax Freedom Day.
È chiaro che si tratta di una misura puramente teorica, magari anche beffarda visto che siamo in un mese particolarmente caldo per le scadenze fiscali, tra IMU, IRPEF e IVA. Tuttavia è pur sempre interessante per evidenziare il peso fiscale che grava sui cittadini italiani.

Dati Italia ed Europa

Rispetto allo scorso anno, il giorno della liberazione dalle tasse arriva con un giorno di anticipo. Ci sono voluti ben 157 giorni lavorativi, se vogliamo includere sabati e domeniche.
Rispetto agli altri paesi dell’Unione Europea, nel 2021 eravamo al sesto posto come pressione fiscale, un record storico per il nostro paese (del quale avremmo fatto volentieri a meno). Secondo i commercialisti, la pressione fiscale reale invece ci fa balzare al primo posto.
Prima di noi c’erano Danimarca (48,1%), Francia (47,2%), Belgio (44,9%), Austria (43,8%) e Svezia (43,7%). L’anno scorso la media Ue si era “fermata” al 41,5%.

Precedenti statistici

L’anno in cui gli italiani si sono liberati delle tasse nel modo più precoce è stato il 2005. All’epoca la pressione fiscale era al 39%, ed il Tax Freedom Day cadde il 23 maggio. Il più tardivo invece è stato quello dello scorso anno, quando è arrivato l’8 giugno. Quest’anno ci va meglio soltanto per 24 ore.
La CGIA precisa che il dato record del 2021 e quello molto elevato di quest’anno, non dipendono da una maggiore pressione delle tasse, bensì dall’incremento feroce del prodotto interno lordo, che è rimbalzato con veemenza dopo la caduta dovuta al Covid.