Investitori di buonumore in questo avvio di settimana
Comincia all’insegna dei guadagni la settimana delle borse del vecchio continente. I listini europei hanno terminato la seduta con timidi guadagni, a cominciare da quello milanese dove gli investitori hanno fatto più acquisti che vendite.
I driver per gli investitori
Gli investitori hanno accolto favorevolmente le notizie che sono aggiunte dalla Cina, dove il governo ha varato un pacchetto di misure di sostegno per il mercato immobiliare.
Inoltre si sfrutta ancora la scia lasciata dagli ultimi dati sull’inflazione statunitense, che la settimana scorsa è stata minore del temuto, cosa che potrebbe spingere la Federal reserve ad essere meno aggressiva sul fronte dei tassi di interessi.
Un’altra notizia importante riguarda il clima più disteso fra le superpotenze Stati Uniti e Cina, dopo l’incontro bilaterale tra Joe Biden e il numero uno di Pechino, Xi Jinping, a margine del G20 di Bali.
Il bilancio delle borse
Al termine della seduta odierna gli investitori dell’indice FTSE MIB lo hanno spinto al rialzo dello 0,58%, a 24.596 punti. In questo modo il listino di Milano continua il suo recupero (20%) dai minimi toccati verso la metà di ottobre.
Nel resto d’Europa ci sono soltanto segni positivi. L’indice DAX riporta un moderato +0,62%. Salgono anche Londra (+0,86%) e Parigi +0,22%.
I singoli titoli
Sul mercato azionario italiano ha brillato il titolo Saipem (+4,17%), che ha beneficiato della upgrading di Jp Morgan ed è così uscito dal cuneo wedge trading.
Guadagni sostanziosi anche per StMicroelectronics, +3,14%, spinta al rialzo dal risultato trimestrale migliore delle attese della tedesca Infineon.
Bene anche Leonardo (+2,91%).
Si è mossa invece in ribasso Diasorin (-2,06%).
Gli altri mercati
Sul fronte valutario c’è da segnalare qualche piccolo passo indietro dell’Euro, che sta disegnando un uncino di Ross 123 high low. Il cambio con il dollaro statunitense rimane comunque ben al di sopra della parità, dopo che nella scorsa ottava la valuta unica ha recuperato quasi il 4% rispetto al biglietto verde americano.
Cala il prezzo del petrolio mentre rimbalza il gas naturale. Timidi passi indietro anche per il prezzo dell’oro.