Mercato valutario, l’euro continua ad essere fiacco rispetto al Dollaro

In giornata di dati macroeconomici importanti per l’Eurozona, con riflessi sul mercato valutario dove l’euro continua a mostrare una certa debolezza rispetto al biglietto verde americano.

Dati macro e mercato valutario

eurozonaI riflettori degli investitori del mercato valutario erano indirizzati in special modo sui dati S&P Global PMI, che sono stati resi noti questa mattina.
Per quanto riguarda il PMI composito i dati sono tutti positivi. L’indice Infatti è salito a 52,3 il mese di febbraio quando a gennaio era stato di 50,3. Il risultato Decisamente migliore delle previsioni che erano per un aumento a 50,6. L’ultima lettura ha indicato la più forte espansione dell’attività dallo scorso maggio.

Servizi e manifattura

L’indice PMI dei servizi è schizzato verso l’alto a quota 53 durante il mese di febbraio, rispetto al 50,8 del mese precedente. Il dato ha superato nettamente le previsioni del mercato che si fermavano il 51. Questa lettura indica l’espansione maggiore del settore dei servizi ha avuto dallo scorso mese di giugno.
In special modo si sono sentiti gli effetti positivi della ripresa del turismo e delle attività ricreative, nonché la crescita dei servizi finanziari.

Per quanto riguarda l’indice PMI manifatturiero, la situazione è stata esattamente opposta. A febbraio infatti è stato registrato un calo a quota 48,5 rispetto al 48,8 di gennaio. Il dato a notevolmente mancato le stime degli esperti, che erano per un rialzo a 49,3. Invece si tratta dell’ottava contrazione consecutiva dell’attività industriale.

Il clima di fiducia

Nel corso della mattinata è stato reso noto anche l’indicatore ZEW che misura il clima economico dell’Eurozona. In questo caso il dato è giunto a 29,7, notevolmente più alto del 16,7 che c’era stato a gennaio nonché maggiore rispetto alle previsioni che erano per 22,3. Si tratta del quinto mese consecutivo in crescita, che gli ha consentito di raggiungere il livello massimo da febbraio dello scorso anno.

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La BCE resterà aggressiva

I dati positivi riguardanti l’attività economia dell’Eurozona in parte rafforzano l’ipotesi che la Banca Centrale Europea continuerà a spingere sul rialzo dei tassi per contrastare l’inflazione.
La Banca Centrale ha alzato il costo del denaro di 50 punti base nel meeting di febbraio, portandolo ai livelli più alti dalla fine del 2008. Ha inoltre segnalato un ulteriore aumento della stessa entità il mese prossimo, riaffermando il suo impegno a combattere l’inflazione.

Nel frattempo l’euro è rimasto al di sotto di quota 1,06 rispetto al Dollaro Americano, come so può vedere su Pocket Option link. Gli investitori stanno premiando la valuta a stelle e strisce dopo che i forti dati sul mercato del lavoro statunitense e la persistenza dell’inflazione hanno aumentato le aspettative che la Federal Reserve rimarrà ancora aggressiva per molti mesi.

Mercato valutario, l’euro continua ad essere fiacco rispetto al Dollaroultima modifica: 2023-02-21T16:28:22+01:00da nonsparei

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