Banche italiane, invito dell’Istituto centrale sui prestiti ai clienti

Alla fine di febbraio una nota di Bankitalia conteneva un invito agli istituti di credito italiani affinché non aumentassero i costi dei conti correnti a carico dei loro clienti, sfruttando l’inflazione come giustificazione.
Ma perché questo invito così improvviso alla nostre banche?

I due conti sulle banche

bancaPer capire cosa c’è dietro, bisogna partire dalla nota stessa dell’Istituto centrale, dove si fa un richiamo ad aumento dei tassi di interesse avviato dalla BCE lo scorso anno.
Bankitalia precisa infatti che il ciclo di strette monetarie può innescare effetti positivi sulla redditività delle banche, tale da compensare l’aumento dei costi provocati dall’inflazione.

Questo è il punto focale di tutto il discorso. Perché con questa precisazione Bankitalia ha voluto sottolineare che gli istituti di credito italiano stanno già facendo affari importanti, grazie al solo rialzo del costo sui prestiti.

L’indagine del CorSera

Una interessante analisi condotta dal Corriere della Sera ha messo in evidenza che i ricavi delle prime otto grandi banche italiane nell’ultimo anno sono stati quasi per tutti in doppia cifra, con punte anche del 40%. Inoltre l’utile è risultato quasi sempre notevole.
C’è sicuramente un grosso merito da riconoscere alla gestione di questi istituti, ma bisogna anche chiedersi da dove derivino tutti quegli incrementi di redditività delle banche.

Maggiori costi scaricati sui clienti

Emerge allora che in Italia gli aumenti dei tassi sui finanziamenti alla clientela sono stati tra i maggiori di tutta l’area euro.
Sulla base dei dati di ABI (disponibili fino a febbraio), si scopre che gli interessi sui prestiti concessi alle imprese sono cresciuti in media del 2,5% (passando dall’1,20% a maggio al 3,70% a gennaio). Nello stesso periodo, i finanziamenti alle famiglie sono passati da un tasso dell’1,61% fino al 3,53%.
In sostanza, le banche hanno trasferito per intero sulle imprese tutti gli aumenti del costo del denaro da parte della Bce, mentre sulle famiglie hanno trasferito due terzi di quegli aumenti.

Banche italiane, invito dell’Istituto centrale sui prestiti ai clientiultima modifica: 2023-03-06T23:21:16+01:00da nonsparei

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