Quotazione dell’oro, continua il flirt con la soglia dei $2.000 l’oncia

Le recenti tensioni sul fronte bancario hanno spinto sempre più investitori verso i rifugi sicuri. Questo spiega perché la quotazione dell’oro è schizzata così rapidamente, tanto da affacciarsi anche oltre la soglia dei 2mila dollari l’oncia.

I driver della quotazione dell’oro

oroLa corsa al lingotto è cominciata dopo il crollo della Silicon Valley Bank negli USA, ed è proseguito con la crisi di Credit Suisse, la seconda banca svizzera. Malgrado la rassicurazioni delle varie autorità monetarie, nell’ultimo periodo la crisi di fiducia nei confronti delle banche ha spinto gli investitori verso la prudenza, che sui mercati significa soprattutto comprare oro e dollari (nonostante l’apprezzamento del biglietto verde aumenti il costo opportunità di detenere oro).
La quotazione dell’oro ha così toccato un massimo da oltre un anno lo scorso 20 marzo, spingendosi fino a 2009 dollari.

NB. Chi sa come come usare Fibonacci trading può trovare molto interessante applicarlo anche al grafico dell’oro.

Il ritracciamento dopo il rally

In seguito c’è stato un ritracciamento fino a 1950, anche perché l’acquisizione di Silicon Valley Bank da parte di First Citizens BancShares ha rasserenato gli operatori, che a quel punto hanno deciso di monetizzare le proprie posizioni.

Resta però il fatto che il metallo giallo nel solo mese di marzo ha guadagnato il 7%. Inoltre questo deciso movimento di prezzo è stato accompagnato da un forte aumento della volatilità, che è tornata ai massimi da un anno come indicato dall’Average True Range. Senza contare il breakout dal pattern testa e spalle trading.

Il ruolo delle banche centrali

Oltre alla crisi bancaria, un altro fattore ha spinto la quotazione dell’oro dalla fine del 2022. C’è stato infatti un aumento degli acquisti da parte delle banche centrali, in particolare quella cinese e turca. Questi ingenti acquisti hanno chiaramente sostenuto l’aumento dei prezzi.
A fomentare il rally dell’ultimo mese vi sono anche le attese di una possibile pausa al rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. La banca centrale potrebbe essere ormai prossima al picco dei tassi, anche perché proprio le recenti tensioni sul fronte bancario inducono a non forzare troppo la mano.

Quotazione dell’oro, continua il flirt con la soglia dei $2.000 l’onciaultima modifica: 2023-03-28T20:48:12+02:00da nonsparei

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