Profitto record, Unicredit programma dividendi e buyback per i suoi azionisti
Dopo aver realizzato un profitto record, banca Unicredit vuole cedere il malloppo ai suoi azionisti sotto forma di dividendi e buyback. E questa notizia a sorpresa ha spedito in orbita le quotazioni in Borsa.
Anno d’oro per il profitto
L’anno scorso Unicredit – come tutto il settore bancario – ha beneficiato del forte aumento dei tassi di interesse. Poiché il margine è aumentato di quasi un terzo, l’anno scorso i ricavi totali di Unicredit sono cresciuti del 17% a 23,8 miliardi di euro. La banca ha inoltre accantonato molto meno denaro per le inadempienze sui prestiti (70% in meno rispetto all’anno precedente).
Alla fine dell’anno il surplus rettificato è stato di 8,6 miliardi di euro, ossia più di una volta e mezza quello dell’anno precedente.
Il profitto è stato ancora più alto, pari a 9,5 miliardi di euro, e ha superato le aspettative degli analisti, anche perché nel frattempo la banca ha ridotto i costi operativi di quasi l’1%.
La distribuzione record
Il boom di profitto realizzato da Unicredit nel 2023 ha per un attimo proiettato l’istituto oltre 50 miliardi di capitalizzazione. Non accadeva da prima del fallimento di Lehman Brothers nel 2008.
Ma adesso i benefici andranno anche agli azionisti. Infatti tra distribuzione di dividendi e riacquisto di azioni proprie, Unicredit distribuirà agli azionisti un totale di 8,6 miliardi di euro. Infatti intende pagare 3 miliardi di euro del suo utile rettificato come dividendi. Per i restanti 5,6 miliardi la banca dovrebbe riacquistare dal mercato le proprie azioni.
Tra dividendi e riacquisti del gruppo ammontano a 17,6 miliardi di euro dal 2021.
NB. Il titolo Unicredit può essere negoziato anche su alcuni opzioni binarie broker Europa.
La corsa a Piazza Affari
Le grandi novità del giorno hanno spinto il titolo a Piazza Affari. Unicredit era arrivato a guadagnare il 10%, prima di chiudere poco sopra l’8%. Il prezzo è stato il più alto dal novembre 2015. Solo dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato quasi un quinto del suo valore, ed è stato uno dei cavalli da corsa di chi adotta una strategia trend following. Negli ultimi dodici mesi l’aumento dei prezzi ha superato il 60%. Lunedì le azioni della concorrente italiana Intesa Sanpaolo sono aumentate di quasi il 3%.