https://www.unimc.it/filosoficamente/primo-piano/la-questione-del-201cluogo201d
https://it.wikipedia.org/wiki/Luogo
http://www.treccani.it/vocabolario/luogo/
https://www.ledizioni.it/prodotto/jacquet-la-biblioteca-luogo-terzo/
http://1995-2015.undo.net/it/my/quandounpostodiventaluogo/319/899
Ogni romanzo, ogni racconto descrive un mondo con i suoi paesaggi dove si muovono i personaggi. Anche ogni poesia ha il suo mondo e il suo paesaggio. In alcune il paesaggio-mondo è palese.
Per esempio …
Rio Bo, in ALDO PALAZZESCHI, Poemi, 1909
Tre casettine
dai tetti aguzzi,
un verde praticello,
un esiguo ruscello: Rio Bo,
un vigile cipresso.
Microscopico paese, è vero,
paese da nulla, ma però …
c’è sempre sopra una stella,
una grande, magnifica stella,
che a un dipresso …
occhieggia con la punta del cipresso
di Rio Bo.
Una stella innamorata!
Chissà se nemmeno ce l’ha
una grande città.
In altre sembra meno evidente, o addirittura assente, come nelle poesie di Blaga Dimitrova riportate qui sotto.
Qual è il paesaggio descritto dalla Dimitrova nelle sue poesie?
Se ne può disegnare una mappa?
Sì, si può.
E si può disegnare una mappa anche per ogni poesia scritta fino ad oggi e che verrà scritta: per aiutarci a costruire mondi e trovare strade che aprano il futuro al genere umano.
https://www.huffingtonpost.it/2017/03/16/mappa-mondo-letteratura_n_15401586.html
TESTAMENTO (17 novembre 1994)
Cercami nelle parole
che non ho trovato
in BLAGA DIMITROVA, Sull’orlo, 1996
MATTINO (1961 Praga)
Era necessario un addio, perché capissi,
che non c’è un addio per noi.
Per sempre porterò in me quest’alba
come segno di bruciatura.
Alzàti sul far del giorno
partimmo verso l’aereoporto grigio,
ed eravamo contenti, perché era così lontano.
La mia ultima parola fu un sorriso.
E sopra di noi sorgeva con l’addio
l’incontro vero e l’amore.
IL CAMMINO FINO A TE
Fu lungo il mio cammino fino a te,
la vita intera quasi ti cercai
per serpeggianti avidi incontri
con altri, e tu non venivi.
E fino a dove s’apriva il tuo sguardo,
ombre attraversai e rumori sordi,
ma trapelava di me soltanto
purezza di suoni – per amor tuo.
Ogni tua carezza io piansi,
prima che fosse nata la difesi,
e il nostro futuro incontro custodivo
con pazienza nel mio petto.
Fu lungo il mio cammino fino a te,
immensamente lungo, e quando tu davvero
finalmente davanti a me sei apparso,
ho riconosciuto te, ma me stessa a stento.
Immensi spazi avvevo in me raccolto,
sconfinati aromi, timbri e desideri,
e abbracciavo ormai uno spazio così vasto
che accanto a me dovevi fermarti.
Fu lungo il mio cammino fino a te,
e ci ha unito per un incontro breve.
Sapendolo … di nuovo sceglierei
questo lungo cammino fino a te.
in BLAGA DIMITROVA, Il mondo in pugno, Sofia, 1962
AMORE (1956)
Ho perso l’andatura trascurata,
ho perso la mia risata presuntuosa
e il silenzio mite dell’anima,
e la freschezza nello sguardo distratto,
e di notte il sonno.
Ho perso i sentieri che mi attiravano,
la ribellione, e la libertà,
l’imprevisto, e il suono dei canti –
ho perso tutto, ma sono la più ricca
la più prodiga del mondo.
ABBRACCIO (1957)
Cuore nel cuore. E respiro nel respiro.
Così vicino a me, tanto da non vederti.
Oltre la tua spalla vedevo in lontananza un monte oscuro.
Ero protesa in uno slancio quasi a oltrepassarti.
Sentivo battere il cuore impazzito delle stelle.
Accoglievo il vento affannato, rivestito di foglie.
Mi aprivo alle ombre dei boschi che venivano incontro
e ai rami che si aprivano ad abbracciare la notte.
La lontananza inspiravo in un sorso enorme.
Premevo vento, nubi e stelle sul mio petto.
E nel cerchio stretto di un abbraccio
ho rinchiuso l’infinito intero del mondo.
A DOMANI (1958)
– A domani! – dici tu e già te ne vai.
Con sguardo impaurito io t’accompagno.
A domani? … Ma domani è immensamente lontano.
Davvero tante ore fra noi si porranno?
Fino a domani per me sarà ignota
l’ombra mutevole della tua fronte,
il discorso ardente e pulsante della tua mano,
dei tuoi pensieri il fluire segreto.
Prima di domani, se vorrai bere, non potrò
essere la tua fonte. Se il freddo
ti avvolge – non sarò il tuo fuoco.
Se hai timore del buio – la tua luce.
A domani! – tu dici e parti
e non senti nemmeno che non hai risposta.
– Al giorno estremo! – mi aspettavo dicessi
e rimanessi con me fino al giorno estremo.
FRA LE STELLE (1959)
L’uno ancora dall’altra lontani camminavamo.
Con le sue ombre il bosco ci ha inseguito.
Alzammo però lo sguardo… E nel cielo in un istante
una valanga di stelle ci ha trascinato.
Involontariamente allora mi sono stretta a te
per non perdermi nella via Lattea.
E tu con mano forte mi hai preso per mano –
perché le infinite stelle non ci dividano.
Così da allora siamo rimasti in due.
E sempre penso: se l’uno
dall’altra si staccasse appena,
nel grande mondo non ci troveremmo.
in BLAGA DIMITROVA, A domani. Versi, Sofia, 1959
https://www.bulgaria-italia.com/bg/info/poesia/blaga_dimitrova/default.asp
Carte du Tendre, nel romanzo“ Clélie, historie romaine”scritto da Madame de Scudéry nell’inverno tra il 1653 e il 1654, incisa da François Chauveau
Mappa de L’Isola del Tesoro, Robert Louis Stevenson, 1883
La Carte du Tendre e la Mappa dell’Isola del Tesoro, che strutturano e si trasformano nella trama del romanzo stesso, hanno contribuito, secondo diversi autori, ad aprire la strada della “geografia delle emozioni”.
Mappa della letteratura, in MARTIN VARGIC, Vargic’s Miscellany of Curious Maps Mapping uot the Modern Word”, 2015
Il giro del mondo in 80 giorni, in ANDREW DEGRAFF, Plotted a Literary Atlas, Zest Books, 2015
Finisterre (Cabo Fisterra – Galizia, Spagna)