158. origini e narrazioni

“Qual è oggi la visione del mondo che possiamo costruire?”
“E ditemi se tutta la cultura del Novecento non è debitrice a quella rottura epistemologica di paradigma. Quando cambia la visione del mondo, della materia, cambiano le relazioni con gli altri, cambiano le relazioni con noi stessi. L’identità, l’io, il rapporto con sé, l’amore, non sono più le stesse dei primi del Novecento […] nulla è più come prima.”
(Vittorio Tonelli, video youtube ‘Genesi: il grande racconto delle origini’)

“La storia della nostra civiltà non ebbe prima di sé e dietro di sé un pre-istoria. La nostra storia porta l’impronta di altre storie, dalle trame altrettanto intricate e altrettanto coerenti. E’ nata dalla fine di storie e dall’origine di nuove storie.
E’ nata dall’occultamento e dall’annientamento di civiltà materiali e di paesaggi mentali che un tempo avevano regolato la vita quotidiana degli uomini e delle donne. E nasconde anche la memoria, e spesso la nostalgia, di quelle civiltà e di quei paesaggi.”
(GIANLUCA BOCCHI, MAURO CERUTI, Origini di storie, Feltrinelli 1993, pp. 8-9)


Sto seduta al tavolo di un bar, in una posizione dalla quale posso vedere e ascoltare due donne che parlano tra loro, sedute al tavolo accanto al mio. Le chiamo A e B.
A: “E allora come va questa nonna? Come ti senti in questo nuovo ruolo? E la bimba, come sta?”
B: “Mah … guarda … quando seppi che lo sarei diventata, per i primi giorni sono stata molto preoccupata, perché mio figlio e mia nuora sono giovani, stanno insieme da quando erano ragazzini, non hanno  mai avuto altre esperienze … ho sempre temuto, anzi, mi aspettavo e quasi speravo che si lasciassero, perché conoscessero altre persone, magari per poi tornare insieme … invece addirittura hanno deciso di avere un figlio!”
A: “Beh, è una loro decisione. E’ la loro vita, sicuramente andrà bene. E la nipotina?” Cerca di riportare il discorso sull’argomento “nipotina”.
B: “Poi però, dopo qualche giorno ho cambiato idea. Ho pensato che il mio ex-marito non sta bene, e nemmeno io, con quello che ho avuto … chissà come andrà … E allora ho pensato che, però, con questa figlia mio figlio non sarà mai solo. Questa bambina è e sarà una presenza nella sua vita. E poi anche mia nuora me l’ha detto: in questi sei mesi, lui è già diventato più attento, più responsabile, più maturo.”

Penso a quella bimba, quella vita ancora piccola piccola e già definita-narrata “in funzione di”, in modo che sia funzionale alla vita di suo padre. Non ho visto sul volto della nonna un’espressione amorosa verso la nipotina, ma solo moti di orgoglio per aver avuto quelle idee salva-figlio.
Intorno alla bimba, ancor prima che nascesse, è stata costruita una narrazione (che però, da sola, ne include altre) di “persona funzionale a”, di “essere da sacrificare”; una narrazione che non la riconosce e non la rispetta per ciò che è, che non vuole ‘scoprirla’, bensì l’ha annullata come persona unica e originale ancor prima di nascere, che le ha affidato un compito, che l’ha resa strumento, oggetto da usare.
B è contenta di sé, ha parlato con autocompiacimento, con l’estremo orgoglio di sentirsi una brava madre che sa pensare al proprio figlio; totalmente inconsapevole della portata di ciò che sta dicendo;  chiusa in un’autopercezione che si soddisfa di ciò che chiama sentimento materno, per nulla scalfito dall’idea che oltre quel rapporto madre-figlio unicizzato, ci sono altre vite nel pieno diritto della propria eccezionale irripetibile singolarità.

E’ un esempio di narrazione, una tra le tante. Un racconto fatto all’origine di una vita su quella vita.

Racconti. Necessari. Ma racconti.

 

https://www.mauroceruti.it/origini-di-storie/

http://www.gianlucabocchi.it/chi-sono/

https://books.google.it/books?id=K3UQAQAAIAAJ&q=inauthor:%22Henri+Atlan%22&dq=inauthor:%22Henri+Atlan%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjwsJSIwJrmAhVwl4sKHcUrCd0Q6AEIKTAA

 

 

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Anassimandro (610 – 546 a.C.), Mappa del mondo

 

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Mappa del cielo alle alte energie, costruita utilizzando quattro anni di osservazioni del telescopio spaziale Fermi. I punti verdi indicano le posizioni dei 150 blazar usati nella ricerca sul fondo luminoso extragalattico pubblicata su <i>Science</i>.
Cortesia: NASA / DOE / Fermi LAT Collaboration

 

158. origini e narrazioniultima modifica: 2019-12-03T23:27:44+01:00da mara.alunni