241. “Eppure resta che qualcosa è accaduto, forse un niente che è tutto.” (E. Montale)

Ho appeso alla mia stanza il dagherròtipo
di tuo padre bambino: ha più di un secolo.
In mancanza del mio, così confuso,
cerco di ricostruire, ma invano, il tuo pedigree.
Non siamo stati cavalli, i dati dei nostri ascendenti
non sono negli almanacchi. Coloro che hanno presunto
di saperne non erano essi stessi esistenti,
né noi per loro. E allora? Eppure resta
che qualcosa è accaduto, forse un niente
che è tutto.
(Eugenio Montale, Xenia II, 13)

angelo10-10

Semin casa 9-9

Semin casa-10

seminario casa

… ma dalla mia pelle ancora non si stacca la tua, dal mio grembo ancora non esce il tuo seme, nella mia mente è ancora logico dire “tu e io”, nel mio cuore ancora fluisce il sangue rosso del tempo passato con te, nel mio ventre dilaga come pioggia il desiderio di conoscerci ancora, intimi esperti di noi,  ancora, ancora, ancora …
… ti guardo, ti vedo: mi sei caro là dove mai nessuno è arrivato …

… qualcosa è accaduto …

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241. “Eppure resta che qualcosa è accaduto, forse un niente che è tutto.” (E. Montale)ultima modifica: 2020-12-27T18:29:51+01:00da mara.alunni