Buonanotte..

“Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.”    BUDDHA

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Riassumendo…

“Ho superato momenti difficili che non credevo di poter superare, ho vissuto dolori che pensavo potessero uccidermi, ho ribaltato le situazioni più incredibili, ho ricevuto delusioni da parte di persone che mai avrei pensato, ho cercato dentro di me i perché ed ho patito tanto. Ma dopo tutto sono ancora qui, più forte di prima. Mi rialzo sempre e comunque. Non mollo mai.”

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Ho pensato…

Ho sempre pensato che le “belle” persone non sono ne facili, ne scontate.
Le belle persone non sono nemmeno per tutti, perchè non si fanno attraversare da tutti e nemmeno tutti sono in grado di farlo.
Le immagino come una rosa.
Non le puoi raggiungere sentendo solo il profumo o ammirandone i colori.
Non le conoscerai mai a fondo.
Le belle persone spesso hanno passati ingombranti, la pelle graffiata.
Per arrivare al cuore devi passare dalle spine.
Graffiarti, mischiare il sangue, asciugare le lacrime che bagnano il cuore, scambiarci la pelle, l’odore.
Sono infatti convinta che le belle persone non profumano.
Le belle persone lasciano segni.
Graffiano.

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Quarantena…….

“Nonna, come posso vivere questa quarantena?”
“Bambina mia, la quarantena è un periodo speciale, misterioso, sacro. Ai miei tempi i bambini appena nati potevano uscire di casa per la prima volta solo dopo il loro 40° giorno di vita. E’ un periodo di attesa e di preparazione ad una nuova vita. E’ il periodo che fa nascere un grande cambiamento.”
“E come ci si prepara a questo cambiamento?”
“Con azioni semplici, genuine, di cura. Ogni mattina pettina con dedizione i tuoi lunghi capelli e sciogli tutti i nodi, anche quelli più nascosti che hai sempre trascurato. E’ il momento di far arrivare tutti i nodi al pettine. Poi dedicati a districare anche quelli delle tue amate matasse. Con pazienza e volontà cerca di trovare il bandolo della matassa, il punto esatto della partenza del filo. Già con queste azioni semplici ma potenti creerai ordine fuori e dentro di te. Sciogliendo nodi fisici con le tue mani inizierai a toccare i tuoi nodi interni.”
“E dopo aver sciolto i nodi a cosa mi posso dedicare, nonna?”
“A far morire tutte le parti di te che non sono più fertili. In molti riti funebri di popoli antichi si crede che il defunto lasci il corpo totalmente solo al 40° giorno dopo la sua morte. Prima di questo giorno la liberazione del corpo avviene gradualmente. In questi 40 giorni, bambina mia, taglia i tuoi capelli, brucia le lettere che ti hanno scritto e che non fanno più parte della tua vita, elimina gli abiti che non indossi ormai da tempo o quelli che non vuoi più indossare, spalanca le finestre della tua casa per far uscire l’aria stantia, coltiva pensieri nuovi abbandonando i vecchi, dedicati a creare nuove abitudini, nuove usanze, nuove tradizioni.”
“Nonna, ho paura che dopo questo isolamento niente cambierà. L’uomo dimentica in fretta…”
“Come gli altri reagiranno a questa quarantena non è affar tuo. Impegnati tu stessa a cambiare e a non dimenticare. Fai in modo che questa tempesta ti scuota a tal punto da rivoluzionare completamente la tua vita.”

Elena Bernabè

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Buonanotte…

Ci sono scale che puoi affrontare da solo e scale che da solo non affronti; è il tempo per l’umanità di prendersi virtualmente per mano, farsi tanta forza, conquistare assieme la cima, scalino dopo scalino.

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Perchè

Perchè del misero il core
acuta un di trafisse
sottil sagitta d’amore?
Perchè del relitto indegno
tal sentimento
l’alma scosse e turbò l’ingegno?
Ahimè lasso!
Consola oh eterno,
che in angoscia cado come sasso.
Ma tosto ineffabil vento
dal recondito spira,
a lenir paterno il mio tormento.
Neccesse est
che il tuo soffrir d’eletto,
qual prezioso,
nel gran mosaico sia perfetto.
Ita est
e più non indagar
che a funesto approdo
mena il tuo crucciar.
Cheta fili mi,
che di tua vita
il naufrago veliero,
all’eterno faro duce
provvido Nocchiero.

PL.S.

…….

Ci tolsero tutto
Una chiesa in cui pregare
L’abbraccio di un figlio
Il conforto di una madre
Una carezza da una persona cara
Gli occhi vivaci dei bambini
Ci tolsero il mare, la campagna, gli spazi
Il correre, il camminare
Ci disperammo, toccammo il fondo
Piangemmo
Pregammo
E risalimmo

___R.Abategiovanni

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