Il vangelo di oggi – Dio Stesso, l’Unico II L’indole giusta di Dio Parte 3

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(II) L’umanità guadagna la misericordia e la tolleranza di Dio attraverso il pentimento sincero

L’indole giusta di Dio

Parte 3

(II) L’umanità guadagna la misericordia e la tolleranza di Dio attraverso il pentimento sincero

Quanto segue è il racconto biblico in cui “Dio salva Ninive”.

(Giona 1:1-2) La parola di Jahvè fu rivolta a Giona, figliuolo di Amittai, in questi termini: “Lèvati, va’ a Ninive, la gran città, e predica contro di lei; perché la loro malvagità è salita nel mio cospetto”.

(Giona 3) E la parola di Jahvè fu rivolta a Giona per la seconda volta, in questi termini: “Lèvati, va’ a Ninive, la gran città e proclamale quello che io ti comando”. E Giona si levò, e andò a Ninive, secondo la parola di Jahvè. Or Ninive era una grande città dinanzi a Dio, di tre giornate di cammino. E Giona cominciò a inoltrarsi nella città per il cammino di una giornata, e predicava e diceva: “Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta!” E i Niniviti credettero a Dio, bandirono un digiuno, e si vestirono di sacchi, dai più grandi ai più piccoli. Ed essendo la notizia giunta al re di Ninive, questi s’alzò dal trono, si tolse di dosso il manto, si coprì d’un sacco, e si mise a sedere sulla cenere. E per decreto del re e dei suoi grandi, fu pubblicato in Ninive un bando di questo tenore: “Uomini e bestie, armenti e greggi, non assaggino nulla; non si pascano e non bevano acqua; uomini e bestie si coprano di sacchi e gridino con forza a Dio; e ognuno si converta dalla sua via malvagia, e dalla violenza perpetrata dalle sue mani. Chi sa che Dio non si volga, non si penta, e non acqueti l’ardente sua ira, sì che noi non periamo”. E Dio vide quel che facevano, vide che si convertivano dalla loro via malvagia, e si pentì del male che avea parlato di far loro: e non lo fece.

(Giona 4) Ma Giona ne provò un gran dispiacere, e ne fu irritato; e pregò Jahvè, dicendo: “O Jahvè, non è egli questo ch’io dicevo, mentr’ero ancora nel mio paese? Perciò m’affrettai a fuggirmene a Tarsis; perché sapevo che sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all’ira, di gran benignità, e che ti penti del male minacciato. Or dunque, o Jahvè, ti prego, riprenditi la mia vita; perché per me val meglio morire che vivere”. E Jahvè gli disse: “Fai tu bene a irritarti così?” Poi Giona uscì dalla città, e si mise a sedere a oriente della città; si fece quivi una capanna, e vi sedette sotto, all’ombra, stando a vedere quello che succederebbe alla città. E Dio, Jahvè, per guarirlo dalla sua irritazione, fece crescere un ricino, che montò su di sopra a Giona, per fargli ombra al capo; e Giona provò una grandissima gioia a motivo di quel ricino. Ma l’indomani, allo spuntar dell’alba, Iddio fece venire un verme, il quale attaccò il ricino, ed esso si seccò. E come il sole fu levato, Iddio fece soffiare un vento soffocante d’oriente, e il sole picchiò sul capo di Giona, sì ch’egli venne meno, e chiese di morire, dicendo: “Meglio è per me morire che vivere”. E Dio disse a Giona: “Fai tu bene a irritarti così a motivo del ricino?” Egli rispose: “Sì, faccio bene a irritarmi fino alla morte”. E Jahvè disse: “Tu hai pietà del ricino per il quale non hai faticato, e che non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito: e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?”

Sinossi della storia di Ninive

L’avvertimento di Jahvè Dio raggiunge i Niniviti

Il netto contrasto fra la reazione di Ninive e quella di Sodoma all’avvertimento di Dio

Il pentimento del re di Ninive guadagna la lode di Jahvè Dio

Dio vede il sincero pentimento nel profondo del cuore dei Niniviti

Se la tua fede in Dio è vera, sarai spesso oggetto delle Sue cure

Nel mutamento delle intenzioni di Dio nei confronti della popolazione di Ninive non ci fu né esitazione né ambiguità. Si trattò invece di un passaggio da pura collera a pura tolleranza. Questa è un’autentica rivelazione della sostanza di Dio. Dio non è mai incerto o esitante nelle Sue azioni. I principi e le finalità alla base delle Sue azioni sono tutti chiari e trasparenti, puri e perfetti, assolutamente privi di confusione con stratagemmi o macchinazioni. In altri termini, nella sostanza di Dio non c’è traccia di male. Dio si adirò con i Niniviti perché i loro atti malvagi erano giunti ai Suoi occhi; in quel momento, la Sua collera derivava dalla Sua sostanza. E tuttavia, quando la collera di Dio svanì ed Egli tornò a concedere alla popolazione di Ninive la Sua tolleranza, ancora Egli non rivelò altro che la Sua sostanza. Tale cambiamento fu dovuto interamente al mutamento dell’atteggiamento umano nei confronti di Dio. Nel frattempo, l’indole di Dio che non può essere offesa restò immutata; la sostanza tollerante di Dio non cambiò, né variò la Sua sostanza amorevole e misericordiosa. Quando gli esseri umani commettono atti malvagi e offendono Dio, Egli riversa su di loro la Sua collera. Quando gli esseri umani si pentono veramente, Dio si orienta in modo diverso e la Sua collera si placa. Quando gli esseri umani continuano ostinatamente a opporsi a Dio, la Sua furia è implacabile; la Sua ira li investe poco alla volta fino a distruggerli. Questa è la sostanza dell’indole di Dio. Che Dio esprima ira oppure misericordia e amorevolezza, sarà sempre la condotta, il comportamento, l’atteggiamento profondo dell’uomo nei Suoi confronti a determinare che cosa si esprimerà attraverso la rivelazione della Sua indole. Se Egli sottopone continuamente una persona alla Sua ira, possiamo essere certi che il cuore di questa persona si oppone a Dio. Poiché non si è mai veramente pentita, non ha mai chinato il capo davanti a Dio, non ha mai avuto una vera fede in Dio, a causa di tutto ciò non ha mai ottenuto la misericordia e la tolleranza di Dio. Se una persona riceve spesso la protezione di Dio, e ottiene spesso la Sua misericordia e la Sua tolleranza, allora di sicuro ha nel cuore una vera fede in Lui, e il suo cuore non si oppone a Dio. Poiché si pente spesso, e veramente, davanti a Lui, anche se su di lei cala spesso la disciplina di Dio, sarà risparmiata dalla Sua ira.

Questa breve spiegazione consente di capire il cuore di Dio, cogliere la realtà della Sua sostanza, comprendere che la Sua collera e il Suo cambiare idea non sono privi di causa. Malgrado il netto contrasto fra l’atteggiamento mostrato da Dio nel momento in cui è in collera e quando cambia idea – il quale fa pensare che vi sia un grande divario o contrasto fra questi due aspetti della sostanza di Dio, ovvero fra la Sua collera e la Sua tolleranza – l’atteggiamento divino verso il pentimento dei Niniviti consente ancora una volta di cogliere un lato diverso della vera indole di Dio. Il cambiamento di idea permette davvero all’umanità di conoscere ancora una volta la verità della misericordia e dell’amorevolezza di Dio, e di assistere alla vera rivelazione della sostanza di Dio. L’umanità deve solo riconoscere che la misericordia e l’amorevolezza di Dio non sono miti o invenzioni. Infatti, il sentimento di Dio, in quel momento, era autentico, come fu reale il Suo cambiamento di idea. E Dio tornò veramente a concedere all’umanità la Sua misericordia e la Sua tolleranza.

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Il vangelo di oggi – Dio Stesso, l’Unico II L’indole giusta di Dio Parte 3ultima modifica: 2020-07-25T23:36:26+02:00da xuehuiyongxin1

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