5 è il numero perfetto

Il noir italiano.

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Peppino Lo Cicero è un ex sicario della camorra, il figlio Nino sta seguendo la sua stessa carriera, sono uniti, vivono insieme. Una sera Nino viene viene ucciso, cade in una trappola, viene inviato dal suo boss per commettere un omicidio, ma il bersaglio, armato, aspetta Nino per sparargli.

Peppino si vuole vendicare, subito. Chiama il suo amico di sempre, recupera le pistole che usava quando era in servizio e inizia a fare il giro dei sospettati. Le pallottole non si contano, Peppino si fa strada sparando con due pistole contemporaneamente, in stile Quentin Tarantino. I morti non si contano, la storia procede così tra sparatorie e omicidi. Peppino vuole giustizia e non risparmia nessuno. Non ha paura nemmeno del suo ex boss e del boss rivale, li affronta e rimane egli stesso sorpreso. Dopo aver passato la vita a fare il sicario su commissione si ritrova faccia faccia con i boss e non ha paura.

Il film gode di un’estetica di un livello superiore, luci, colori, stradine palazzi e corti di Napoli degli anni 70 fanno da cornice e a volte ne sono protagoniste. L’ambientazione è la camorra napoletana, ma il film non parla di camorra, parla di un pesce piccolo, che si arrabbia e sfida i pesci grandi. Il regista Igort ha scelto un cast che comprende Toni Servillo e Valeria Golino. I colpi di scena non mancano, lo stile è quello del noir. Il film è tutto italiano e si ispira alla graphic novel del 2002 di Igort stesso.

E’ consigliato a tutti gli appassionati di fumetti e graphic novel, è consigliato agli appassionati di film d’azione, è consigliato a tutti gli appassionati del genere noir. Per i dettagli sulla produzione potete consultare la pagina di wikipedia a questo link.

La recensione di questo film non puo’ rendere giustizia alla godibilità che si prova seduti sulla poltroncina di un cinema con davanti lo schermo gigante e carico dei colori giusti a farti emozionare, la fotografia è uno degli elementi che più ha impegnato tutta la produzione, a giudicare dai risultati accurati ed efficaci.

Con le recensioni film state sicuri di andare a vedere un film di qualità.

Il signor diavolo

Il film horror italiano.

il signor diavolo - recensione film cinema

Il signor diavolo è un film horror italiano, il regista è Pupi Avati. Un ispettore del ministero viene inviato a Venezia per evitare uno scandalo che coinvolge la chiesa. C’è stato  l’omicidio di un ragazzo e sono coinvolti adulti, suore, sagrestani, preti, esorcismi, maldicenze, credenze popolari, etc. Quando l’ispettore inizia le indagini molti fatti sconvolgenti si affollano agli occhi dello spettatore. C’è un maiale che è il diavolo stesso, un ragazzo con problemi psichici che avrebbe divorato una sorella adottiva in fasce. C’è un sagrestano che plagia i bambini e molti altri personaggi che concorrono a rendere lugubre e buia la storia. Tutto si svolge in un contesto rurale degli anni 50, con tutte le conseguenze del caso, le credenze, i racconti, le maldicenze, le paure, le superstizioni.

La storia si svolge seguendo gli atti giudiziari delle deposizioni, il commissario legge le deposizioni durante il viaggio in treno, immagina i fatti e lo spettatore li vede sullo schermo, solo nella seconda parte del film si vedono i fatti così come l’ispettore li vede dal vivo. Ma l’apparenza puo’ ingannare, alcuni fatti possono sconvolgere e far perdere la lucidità, alcune persone possono apparire buone e invece essere cattive usando la manipolazione. Il commissario dopo aver esagerato con le sue indagini, riceve una telefonata dal Ministero che lo solleva dall’incarico. Il primo principio che gli era stato raccomandato era la discrezione e lui non lo aveva osservato. Il commissario è troppo coinvolto emotivamente e vuole continuare le indagini da se, dimenticando di essere stato mandato per motivi delicati, politici, e soprattutto in favore della chiesa cattolica.

Il commissario scopre altre cose, le indagini arrivano ad un punto che sembra essere la soluzione, arriva a parlare con il bambino che ha commesso l’omicidio di un suo coetaneo, convinto che fosse il diavolo. E proprio mentre il film si avvicina alla fine….. andatelo a vedere!