SABATO 12 NOVEMBRE 2022
SAN GIOSAFAT, VESCOVO E MARTIRE – MEMORIA
LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: 2Gv 1a.3-9
Salmo: Sal 118 (119)
Vangelo: Lc 17,26-37
“Gridano giorno e notte verso di lui”.
La preghiera a volte è anche questo: gridare. Non vuol dire essere arrabbiati, no, semplicemente è dire intensamente a Dio quello che il cuore sta vivendo. Non bisogna stare calmi per pregare, spesso si tende a pensare: sbrigo le mie cose, mi metto tranquillo e prego. No, mentre lavori, nella fatica, nell’ansia prega, grida, coinvolgi Dio. Perché questo? Perché proprio nel momento più duro, dove sembra non ci siano risposte o nell’angoscia profonda, possiamo sperimentare un po’ di pace dalle mani di Dio.
Egli è accanto a noi sempre, giorno e notte, nella gioia e nel dolore. Lui è pronto a raccogliere la fatica di ciascuno, persino il nostro gridare, e chissà che sia proprio questa l’occasione per sentirci accarezzare e consolare da un Padre, le cui mani raccolgono le nostre lacrime.
Cuore a cuore con Dio, tutto ciò che viviamo, ogni nostro gesto diventa preghiera se il cuore si rivolge a Lui. Pregare è una relazione, un dialogo con un Tu che ci ama, ci conosce. Pregare è parte di noi, è come imparare a parlare, così parola dopo parola, giorno dopo giorno, noi possiamo acquisire la forza in un legame grande in grado di darci conforto, coraggio, amore, in ogni circostanza.
“Signore,
mi rivolgo a te,
insegnami a pregare
non con la testa, ma con il cuore.
Aiutami a comprendere quanto la mia preghiera
è un dono che mi riguarda,
perché attraverso di essa io impari a conoscerti,
e a credere quanto Amore sei
ed io possa camminare consapevole di questa forza”.
(Shekinaheart Eremo del Cuore)
“Gridano giorno e notte verso di lui”.ultima modifica: 2022-11-12T06:43:08+01:00da
ely dice:
Tutto andrebbe vissuto e fatto con il cuore … è solo il cuore che può portarci lontano … serena giornata
EremoDelCuore dice:
È così, mettere il cuore in ogni azione, seminare piccoli gesti d’amore. Noi ci proviamo!