Alzarsi

alzarsi

 

15 NOVEMBRE 2022

MARTEDÌ DELLA XXXIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ap 3,1-6.14-22

Salmo: Sal 14 (15)

Vangelo: Lc 19,1-10

Il Vangelo di oggi è un incontro: tra Gesù e Zaccheo e tra noi e loro. Siamo un po’ Zaccheo, quando facciamo di tutto per vedere Gesù, perché comprendiamo che Egli ha molto da dire alla nostra vita e questo brano ne è una conferma.

È proprio l’incontro con Lui che ci rialza dalle nostre cadute, dai nostri fallimenti e nello stare insieme a Gesù, avviene la nostra Risurrezione, ovvero un rialzarci da terra più consapevoli di noi stessi, ma sempre protesi verso di Lui. Questo testo di Risurrezione, di “alzate”, ne rimanda, quasi a volerci ribadire più volte, quanto essa sia parte significativa del nostro percorso:

– Abbiamo Zaccheo (e forse un po’ anche noi), che tenta di rialzarsi da solo, sale su un albero, ma per risorgere con Lui bisogna scendere, proprio come ha fatto Gesù: scendere per risalire.

– Gesù alza lo sguardo: Egli ci ama e dona a Zaccheo e a noi uno sguardo già Risorto, capace di andare oltre l’errore per riabilitarci, per offrire una possibilità nonostante tutto.

– Zaccheo scende e leggiamo: “Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto»”. Si è alzato, la Risurrezione ha toccato il cuore di Zaccheo tanto da non essere più lo stesso, Gesù è entrato nella Sua casa, ed entra anche nella nostra per donarci un’esperienza di salvezza, in grado di rinnovarci interiormente e restituire alla nostre mancanze un luogo dove poter vivere.

Alle nostre fatiche è donato un ristoro, alle nostre paure un rifugio, al nostro cuore un luogo dove poter stare: Gesù risorto dai morti, segno di una vita nuova dove dalle Sue ferite filtra una luce in grado di scaldare, consolare e donare la forza per affrontare con Lui il nostro oggi, il futuro, e dare pace ad ogni passato bisognoso di Risurrezione.

“Signore,

aiutami a rialzarmi,

sii Tu la mia forza,

così che quando la mia non sarà abbastanza, io non vacilli.

Fa che nella mia fragilità incontri la Tua stabilità

ed io possa procedere sicuro

anche attraverso la paura, lo scoraggiamento e lo sconforto,

rendimi forte come un albero,

le cui radici sono nel cielo,

consapevole del Tuo amore

che non vacilla e non molla

e continua a fidarsi di me”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)