Il Vangelo di oggi, ci presenta Gesù attestare questa verità ai suoi: “Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me.”
Dinanzi all’abbandono dei suoi, Gesù reagisce in maniera inaspettata: con la forza del Padre. Non recrimina, non si lamenta anzi lo sa. È spiazzante. Chi di noi avrebbe reagito così? E Gesù aggiunge, che lo dice: affinché avessero pace in Lui. Non afferma questo per mettere i suoi in difficoltà, ma per dire a loro e a noi: stai in pace, perché io ti amo nonostante tu non lo capisca o mi rifiuti. Sembra di sentire eccheggiare l’Apocalisse:”io sto alla porta e busso” (3,20). Bussa perché ti ama e non vuole perderti.
Gesù è la forza che ci manca in tutti i nostri piccoli rifiuti, rinnegamenti fatti o subiti; Lui è la forza che dobbiamo cercare per vivere in pace. Solo così ogni tribolazione può trovare un modo per andare avanti, e non vivere di aporie, perché la verità è, che sempre la nostra forza non basta; abbiamo bisogno di Lui. Siamo creati con una presenza già in noi, che cresce quanto più gli facciamo spazio e lo lasciamo entrare nelle pieghe della nostra storia.
Oggi apriamo la porta del cuore a Colui che è lì e bussa e lo fa per darti la sua forza: tienila, prendila è tua. È un ennesimo atto di amore del tuo Dio. La sua forza, è in quel legame che solo tu e Lui potete capire, e che per quanto tu possa a volte lasciare Egli non lascerà mai, perché si compia la sua promessa ieri, oggi e sempre: “Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!”.