SABATO DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
“Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”.Una donna dalla folla dichiara beata Maria madre di Gesù. Chi meglio di una donna strutturata per generare, poteva pronunciare tali parole? Ma Gesù allarga questa beatitudine: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.
Generare prima di tutto è un atto che parte dall’ascolto; non si tratta solo di generare biologicamente, quanto piuttosto a partire dall’amore e con amore. Ascoltare è un atto di vera maternità, perché è la forma fondamentale di accogliere l’altro in sé.
Un orecchio attento alla voce di Dio assimila parole di vita, perché la sua parola crea, il suo amore vivifica. Un inno antico siriaco recita che “Maria era tutta orecchio perché la sua maternità, prima che nel ventre, consiste nell’orecchio”.
Ognuno di noi ponendosi in ascolto della parola di Dio, ha la possibilità di diventare grembo disponibile, affinché questa si incarni e si realizzi, così che anche le nostre parole, possano essere buone, che nutrono il cuore e fanno crescere le persone; parole di amore, parole che diventano luogo di beatitudine e generano frutti di amore, vita di Dio.