Buon pastore

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21 APRILE 2024

IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO B

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Gesù si presenta come il buon pastore, qui vi è un’immagine di paternità, si parla di guida, di cura. Il Signore si prende cura di noi come un Padre, come quel pastore che sa di avere un gregge da condurre e che cerca di non disperdere. Dobbiamo pensare così Gesù accanto a noi, questa non è immaginazione, ma realtà. Egli veramente si fa accanto a ciascuno di noi e non ci vuole perdere.

È bello sapere che valiamo così tanto per Lui, che addirittura in un altro passo del Vangelo, dirà che lascia le novantanove pecore per venirci a riprendere.

Oggi Gesù ci invita a conoscerlo più in profondità, in quella comunione dove si fa esperienza, affinché tutto questo non sia solo una metafora o un pensiero, ma vita vissuta. Leggiamo nel testo: “E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare”. Questo è il cuore di quel pastore. Egli non ha delle “sue pecore” ma siamo TUTTI presenti nella cura di Dio! Persino quelli che non credono, quelli che non ascoltano, saranno sempre nel cuore del Padre.

Dobbiamo credere in questa cura ed in questo amore, non solo perché ne abbiamo bisogno, ma perché è ciò che Dio di più profondo ha pensato per noi. Un amore oltre misura, una cura da pastore, un cuore dove poter sempre tornare: il Suo; e quando tornerai non dovrai fare nulla, se non corrispondere a quell’abbraccio.

“Signore,

aiutami a sentire nel profondo del mio cuore, il tuo amore.

Tu buon pastore che mi proteggi,

mi stai accanto,

abbi cura di me.

Spesso ho paura, ma di cosa?

Di essere solo,

di quello che non so,

di quello che non posso gestire.

Aiutami Tu a fidarmi di Te,

perché la paura trovi rifugio e conforto nel Tuo cuore,

ed io mi lasci trovare

ed amare da Te.”

(Shekinaheart eremo del cuore)