Custodiscili

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15 MAGGIO 2024

MERCOLEDÌ DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA

Gesù prega il Padre per noi, perché possiamo essere custoditi nella relazione di amore della Trinità; custoditi nel suo amore, nel suo nome, perché nulla di noi vada perduto e tutto di noi sia amato e perdonato.

Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Lc 19.10).Gesù non giudica non condanna nessuno, Egli dà tutto se stesso per salvarci, per riportarci alla bellezza di quella comunione d’amore, che era all’origine del mondo.

Ora il peccato non ha più nessun potere, perché siamo custoditi e consacrati nella verità del suo amore. È bello per noi saperci amati, protetti, custoditi personalmente “come la pupilla dei suoi occhi” (cfr Sl 17,8), “portati sul palmo delle sue mani” (cfr. Is 49,16).

Così custoditi da Dio, anche noi vogliamo conservare Dio in noi stessi, nel nostro cuore, come la realtà più importante della nostra vita, che ci insegna a custodire noi stessi nel suo amore ad accettarci, a perdonarci, a diventare i custodi gli uni degli altri. Che non ci accada mai di domandarci: “Sono forse io il custode di mio fratello?” (Gen 4,9). Ma piuttosto di benedirlo così: “il Signore ti custodisca e faccia splendere su di te il suo volto” (cfr Num 6.22-27). Ti custodisca tutto nel suo nome, ovvero nel suo amore, perché il nome di Dio è amore e custodire è il dono dell’amore.

Buon 2024

Buon 2024 da Shekinaheart Eremo del cuore

“Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore”.

A Maria vogliamo affidare l’anno appena iniziato, Lei che è custode del nostro cuore, possa darci la forza nelle difficoltà, possa esserci di sostegno a non smettere di sperare anche quando è dura. Trovare qualcuno che custodisce il cuore è un dono grande, è il dono più prezioso che Dio possa darci. Ecco chi è Maria, custode del nuovo anno, custode del nostro cuore.

Buon anno a te che leggi, buon anno ai tuoi cari, a chi non ce più; possa tu sentire il sostegno di Dio, possa tu vivere nella pace e nella serenità e possa sentire per te le parole della prima lettura:

“Ti benedica il Signore

e ti custodisca.

Il Signore faccia risplendere per te il suo volto

e ti faccia grazia.

Il Signore rivolga a te il suo volto

e ti conceda pace”.( Nm 6, 22-27)

 

Un grande cuore

 

un cuore grande

 

SABATO 25 GIUGNO 2022

CUORE IMMACOLATO DELLA BEATA VERGINE MARIA – MEMORIA

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Is 61,9-11

Salmo: 1Sam 2,1.4-8

Vangelo: Lc 2,41-51

 

Nella memoria del Cuore immacolato di Maria, leggiamo nel Vangelo le angosce di una giovane madre, alla ricerca del Figlio. Pur sapendo Chi fosse Gesù e, forse a maggior ragione, non trovarlo generava angoscia. Maria custodiva tutto nel Suo cuore e quest’atteggiamento, la rende molto vicina a noi.

Spesso viviamo dei pesi, delle sofferenze, che facciamo fatica a spiegare, e le soffochiamo dentro di noi fino ad esplodere. Oggi Maria ci insegna ad affidarle a Lei, così da aiutarci a custodirle e piano piano affrontarle non da soli, ma con il suo sostegno.

Al cuore di Maria, volgiamo il nostro cuore e Lei ci accoglierà giorno dopo giorno nel Suo Amore

 

“Quanto è grande il Tuo cuore o Madre,

tanto da custodire la vita di tutti noi, tuoi figli.

Da sempre il Tuo cuore

è stato pieno di Presenza e silenzio.

Esso ha vissuto la gioia di due annunci straordinari:

per Te ed Elisabetta;

l’angoscia durante la ricerca di Gesù al tempio,

e sotto la croce.

Oggi ai tuoi piedi ripongo il mio cuore,

anch’esso fatto di gioie e angosce.

Sono qui, affinché tu possa custodire anche me.

O Madre, chi meglio di te,

può comprendere le parole inesprimibili?

Questo mi consola, perché nel Tuo cuore c’è tanto Amore

da farmi credere che ora, qui, sono nel posto giusto,

per ritrovare in Te la forza, il conforto

tenero e forte

come in un abbraccio,

come sei Tu.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Custode

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 2Sam 7, 4-5a.12-14a.16

Salmo: Sal 88 (89)

Seconda lettura: Rm 4,13.16-18.22

Vangelo: Mt 1, 16.18-21.24a oppure Lc 2,41-51a

 

Giuseppe si fa custode, è colui che mette in pratica l’ascolto, è lo strumento del Signore. Guardando a Giuseppe, il Signore ci invita non solo a divenire ascoltatori, ma il proseguo di un annuncio che cambierà la storia.

Giuseppe partecipa alla potenza di Dio e come custode, si prende cura di Gesù e Maria. È una relazione sacra, forgiata dal fuoco dell’amore di Dio, impastata di un’umanità che supera la titubanza e si fida del suo Creatore.

Il desiderio di Dio, è che ci riconosciamo in questa storia di salvezza come un principio, a cui ci viene chiesto di farne parte. Giuseppe custodisce, grande è il compito che gli è affidato, e di quella custodia facciamo parte anche noi.

Giuseppe ci aiuti a destarci dal sonno, affinché possiamo fare del nostro quotidiano, il luogo della promessa e presenza di Dio, che non esclude la nostra fragilità, ma la supera, così da divenire custodi, portatori e testimoni di un Volto, le cui origini conducono sino a noi. Così sia.