Ecco tua madre

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LUNEDÌ 20 MAGGIO 2024

B. V. MARIA MADRE DELLA CHIESA – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Oggi nella memoria della Beata Vergine Maria Madre della Chiesa,   sentiamo Gesù nel Vangelo dirci: “Ecco tua madre!”.

Maria che sta presso la croce del Figlio, sta presso le nostre croci. È terminato il tempo di pasqua e come primo giorno, parliamo di croce, di dolore, fatica? Si, perché il Signore sa bene che la Solennità non cancella le fatiche di ciascuno nel tempo presente, però alla luce della Sua Pasqua, del dono dello Spirito, abbiamo per noi questa forza. E se anche questa non dovesse bastare per vari motivi: incredulità, fragilità, ecco venire in aiuto l’unica “Donna” che dinanzi alla nostra croce non se ne va.

Piangi con Lei, sfoga il tuo cuore a Maria, una mamma per chi non ce l’ha più o per chi non l’hai mai avuta. Una mamma buona, che sta presso la croce e piuttosto che vederci il Figlio, vorrebbe salirci lei. Ecco la spada di Maria: vedere il proprio figlio soffrire.

Gesù oggi ce la dona, perché conosce il cuore grande della sua mamma e sa che lei potrà sostenere tutti i crocifissi dalla vita futuri, che appesi dal dolore chiedono pace.

Maria è presso di te, presso il tuo dolore, così che guardando verso il basso, tu abbia la forza di guardare in alto, perché Maria porterà sempre a Suo figlio ogni figlio, ed è questo che la rende davvero Madre della Chiesa.

“Maria,

parla a Gesù di me,

digli cosa provo.

Tu che sei con me,

aiutami e non piangere.

Il Tuo volto è così dolce;

che cuore grande hai.

Aiutami a scendere da qui

e se non posso,

fammi sentire quella forza

che viene dal Tuo sguardo

e dall’amore di Tuo figlio,

che per primo è salito sulla croce,

così che io non soffrissi per sempre.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Maria presso la croce

Maria presso la croce

 

VENERDÌ 15 SETTEMBRE 2023

BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA – MEMORIA

Prima lettura: Eb 5,7-9

Salmo: Sal 30 (31)

Vangelo: Lc 2,33-35 oppure Gv 19,25-27

Oggi nella memoria della Beata Vergine Addolorata, sono proposti due vangeli, noi scegliamo il primo, ma entrambi esprimono le caratteristiche di questa grande Madre di cui ciascuno di noi è figlio.

Maria sta presso la croce, quante madri possono trovarsi in questa situazione, dinanzi alle preoccupazioni di un figlio malato, tribolato, quella croce del figlio diventa sempre più la croce della madre.

Maria sta, non si tira indietro, sta dinanzi alle nostre croci e con tutto il cuore ne sostiene il peso. Non parla, silenzio, è il silenzio del rispetto, quel silenzio è il grido più forte e assordante di qualsiasi urlo.

Anche noi dalle nostre croci impariamo a stare in silenzio, per sentire nel cuore la sua presenza, per sentirci dire: sono qui figlio mio.

Maria è accanto a noi, non c’è dolore che il Suo cuore non possa tenere; come custode della Parola diventa custode della croce, ma non solo quella del figlio, poiché come la parola è per tutti, lo stesso la croce.

Impariamo da lei a stare, impariamo quel silenzio che accompagna, lasciamoci amare da Maria. Ella madre di ogni tempo sta, e nel suo stare prega per tutti noi suoi figli, affinché ogni cuore si senta generato da Dio e possa sentire su di se le parole dette a Giovanni: ecco tua madre.

Ecco la madre che sta presso la tua croce e tu figlio non sarai solo, nessuna lacrima cadrà a terra prima che lei non l’abbia colta.

Nel Suo cuore, vi é tutto quell’amore talmente grande da straripare nel tuo e non  sentire più solo dolore, ma un leggero sollievo, un soffio di vento, un  sospiro di consolazione, capace di consolare il tuo cuore. Eccola è Lei ed è presso di te, nelle tue giornate stanche e doloranti, in quelle fitte che la vita purtroppo vive, per dirci: figlio non sei solo, ci sono io, le prendo tutte per te.

“O Maria,

quanto è grande il mio dolore

e tu lo vedi.

Sei presso la mia croce,

sei qui con me.

Il tuo volto è buono o madre,

il tuo volto mi è di conforto,

stai con me Maria,

parlami di Gesù,

parla al mio cuore cosi che trovi consolazione

e dopo averlo sentito non scendo, poiché non voglio vederti salire al mio posto,

tu lo faresti, una mamma lo farebbe.

Stiamo insieme presso quella grande croce,

che da un senso alla mia e alla tua.

Stiamo, io ti guardo e tu guardi me,

stiamo in silenzio,

in questo silenzio assordante.”

(Shekinaheart eremo del cuore)