Un salto nella luce

un salto nella luce

 

09 DICEMBRE 2022

VENERDÌ DELLA II SETTIMANA DI AVVENTO

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 48,17-19

Salmo: Sal 1

Vangelo: Mt 11,16-19

 

Avete mai provato a stare in una stanza al buio e all’improvviso, senza che lo sappiate, vi accendono la luce, cosa si vede? Per un istante non si vede più niente. Come la generazione che Gesù descrive nel Vangelo di oggi, persone insoddisfatte, che sono dinanzi alla luce e si lamentano “di aver fatto o detto cose” e non si accorgono di nulla: non vedono.

Gesù ci invita a prestare attenzione a questa tendenza, perché se ci dovesse capitare non dobbiamo spaventarci, ma affrontare tale sentire per superarlo.

Non è sempre detto che il nostro sentire corrisponda alla realtà, possiamo per esempio sentirci soli e non esserlo, e se questo discorso vale tra di noi, allo stesso modo vale per Dio.

Forse a volte più che parlare di un salto nel buio, dovremmo dire un salto nella luce ovvero, lasciare che sia Lui a guidarci, confidando in Colui che ha a cura e a cuore le nostre vite, perché pertanto che facciamo, in verità ci sarà sempre un parte di noi che avrà bisogno di Lui.

“La sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie”: è questa la promessa che unisce la nostra storia alla Sua, l’incarnazione. La Sua sapienza si è fatta volto per guardarci negli occhi, mani per darci conforto e gambe affinché potessero camminare incontro a noi ed arrivare lì dove facciamo fatica, così che la nostra vita nonostante il dolore non fosse solo questo, ma una storia di un’incontro, la storia in cui ad un certo punto nel buio del cuore, si è accesa una luce che mai si spegnerà.

“Signore,

lo so che ci sei e in me c’è desiderio di Te,

ma tra quello che sento e faccio c’è tanta fatica.

Amami quando sono qui fermo, inerme.

Sostienimi quando la mia fragilità prende il sopravvento.

Scuotimi dal torpore che annebbia la mia mente.

Fammi toccare il Tuo amore,

affinché io sappia riconoscere che eri nel mio cuore da sempre.

Ti prego: risplendi in me,

così che io vedendo la luce ti corra incontro

ed abbandonando il buio

non veda che Te.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

La chiave della conoscenza nella verità

la chiave della conoscenza nella verità

 

13 OTTOBRE 2022

GIOVEDÌ DELLA XXVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA     (clicca qui)

Prima lettura: Ef 1,1-10

Salmo: Sal 97 (98)

Vangelo: Lc 11,47-54

 

Le parole di Gesù non sono piaciute agli scribi e farisei al punto da trattarlo in modo ostile. Perché mai? Perché ha detto la verità.

La differenza tra loro e Lui, sta proprio nella verità. Non dobbiamo mai temerla, anche se a volte è scomoda o ci ferisce, essa è la chiave per la conversione. Gesù infatti, rimprovera i dottori della legge che hanno portato via la chiave della conoscenza.

Qual’era questa chiave? Egli stesso! Essi con le loro ostilità e chiusure, hanno dato a Dio un volto che non era il suo. Il Signore fa della conoscenza il luogo non per condannare, ma per rivelare la Sua presenza, nonostante le fragilità umane.

Non c’è nessuno smarrito, affranto, ferito, che non abbia un posto nel cuore di Dio ed proprio dal comprendere un legame così profondo che troviamo lo slancio per affrontare la verità.

Ci sono persone che nel dire la verità di qualcuno, demoliscono, Dio invece sceglie la via dell’incarnazione, si affida ai tratti del viso di un bimbo, così che ciascuno di noi possa ritrovarsi e scoprire quanto è grande e fedele il Suo amore.

Possa Dio ogni giorno donarci la forza per ripartire da un nuovo punto di partenza: l’amore di Dio che è verità!

“Signore,

infondi al mio cuore la pace,

nonostante la fatica.

Spesso veniamo a conoscere la verità, urtandola,

Tu oggi mi insegni a farne una strada

per scoprire il Tuo amore

e viverlo.

Aiutami a credere che il Tuo amore

non mi verrà mai a mancare

e nello sforzo della conoscenza di noi stessi,

ogni cuore possa volgere a Te e

continuare a sperare”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)