“Lo voglio, sii purificato”

 

lo voglio Sii purificato

10 GENNAIO 2024

MERCOLEDÌ DELLA I SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Tutto parte dalla compassione, un Dio che si lascia intenerire dal bisogno umano di stare bene: lo vuole proprio.

La mano di Gesù tocca l’essere umano nel più profondo della sua ferita, della sua impurità per guarirlo; tocca quello che nessun altro uomo può fare, ridare una vita bella, libera, viva.

Questo lebbroso supplica Gesù in ginocchio. La potenza di tale implorazione, deriva dall’intensità della coscienza del male che ci ferisce e insieme il desiderio di guarire che ci porta a confidare nel Signore Gesù, come l’unico capace di restituire la pace e la libertà al nostro cuore.

A volte pensiamo di “incontrare” Dio perché ci comportiamo bene, preghiamo, andiamo a Messa, tutte cose buone, eppure l’esperienza più grande di Dio che possiamo fare, sta nell’abisso della nostra miseria, nel mio essere peccatore che

sperimenta la grazia, il perdono, la salvezza.

C’è una preghiera di Colletta che recita cosi: “O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia: perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare”.

La compassiome di Dio tocca la profondità del nostro essere, anche dove noi non riusciamo ad arrivare, a percerpirci bisognosi della sua Grazia; invochiamolo e chiediamo di venire rinnovati in tutto, secondo la sua volontà di sal vezza.

 

“Signore,

nella Tua mano tesa trovo conforto,

nelle Tue parole il vero amore.

“Lo voglio Sii purificato” ed un peso

ha abbandonato il mio cuore.

Lo volevi Tu, come lo volevo io

e se la mia volontà a volte ha vacillato,

la Tua mano è stata ferma anche per me

ed io sanato dal profondo del mio peccato,

scopro che ciò che ritenevo così profondo non lo era,

perché sei Tu la mia vita,

la mia profondità,

la mia vera libertà”.

(Shekinaheart eremo del cuore)