MARTEDÌ DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Marta accoglie Gesù nella sua casa ed è il primo gesto che fa anche Gesù con noi, ci accoglie subito, ci fa entrare nella sua intimità. Marta si dà da fare per offrirgli la migliore ospitalità possibile, ma questo ospite straordinario è Lui il primo a donarci se stesso, a insegnarci che quella Marta viva, energica, dal cuore grande deve armonizzarsi con Maria, con il bisogno di scegliere “la parte migliore che non le sarà mai tolta”, ovvero di accogliere Gesù nel cuore, di lasciarsi amare senza dover dimostrare qualcosa prima.
Gesù non vuole che il nostro cuore soffra affanno, vada in confusione, che perda di vista l’essenziale, cioè l’ascolto della sua parola. Quando siamo preoccupati, agitati, perdiamo il senso della realtà e arriviamo a chiedere che il Signore faccia a modo nostro: “Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù la chiama per nome, vuole riportare pace nel suo cuore, farle comprendere che prima di servire il Signore, è ella stessa ad essere stata servita dal suo amore, perché il suo cuore non si disperda e si ponga ai piedi di Lui ad ascoltare.