Non le sarà tolta

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10 OTTOBRE 2023

MARTEDÌ DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima lettura: Gio 3,1-10

Salmo: Sal 129 (130)

Vangelo: Lc 10,38-42

“Non le sarà mai tolta”. Questa frase del Vangelo di oggi ha il sapore della promessa. Nell’affanno come nella quiete, mai ci verrà a mancare la Parola di Dio. Nella solitudine come nell’abbondanza, mai cesserà la Sua presenza.

Spesso si commenta questo Vangelo pensando: da che parte stiamo? Marta o Maria? Oggi l’invito è guardarlo da un altro punto di vista: ovvero dove sta Dio? Con entrambe! Gesù si accorge dell’affanno di Marta tanto quanto dell’ascolto di Maria, poiché Egli è presente per tutti. Non bisogna sempre pensare a come arrivare a Dio, ma anche rendersi conto che Lui è già arrivato e quando te lo sarai domandato scoprirai la Sua presenza precedente alla Tua.

L’unione tra noi e Dio è unica. Un unico amore per la nostra unica vita. Viviamola! Non abbiate paura dell’amore di Dio perché non c’è cuore più grande, non c’è amore più forte che il Suo e da cui noi possiamo attingere per renderlo vivo e presente per altri.

“Signore,

fa che mi accorga di Te,

del Tuo nome che è amore.

Stanco e affaticato giungo a Te

per trovare la pace.

Signore, qual è la via? Parlami!

La mia strada sei Tu, passi da risorto

nel mio cuore crocifisso.

La Tua parola non mi sarà mai tolta,

scaverà e scenderai nell’abisso del mio cuore

fino a comprendere che:

Tu eri da sempre con me”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Marta una vita da risorta

Marta una vita da risorta

 

SABATO 29 LUGLIO 2023

SANTI MARTA, MARIA E LAZZARO – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: 1 Gv 4,7-16

Salmo: Dal Sal 33 (34)

Vangelo: Gv 11,19-27 Oppure: Lc 10,38-42

Oggi celebriamo la memoria di Santa Marta. Una donna che possiamo definire molto energica, con l’ardore – osiamo dire – di “sgridare” il Signore, perché se Lui fosse stato presente suo fratello non sarebbe morto. Una donna dalla fede grande perché, subito aggiunge, che se Lui chiede al Padre, questo gli concederà la grazia di riavere il fratello in vita.

Marta fa nelle mani del Signore la sua grande professione di fede, afferma di credere che Lui è il Cristo, Lui è la risurrezione e la vita. Lazzaro non è ancora risorto, invece Maria per la sua Fede vive già da Risorta.

La risurrezione è credere in Cristo Signore, Figlio di Dio che viene nel mondo ad aprire i nostri sepolcri, a comunicarci la sua vita, ad eliminare per sempre la morte, perché ci dona una vita nell’amore e l’amore è eterno perché è Dio stesso.

La morte non ha più potere, in quanto ciò che è amato viene strappato alla morte. L’amore fa vivere e risorgere. il vero nemico della morte non è la vita, ma l’amore: “forte come la morte è l’amore, tenace come il regno dei morti” (Cantico 8,6).

Da Santa Marta donna di grande fede e di tenace amore, prendiamo l’esempio per credere nel Signore della vita e vivere così da risorti.

“Signore,

fai della mia vita,

una vita da risorto.

Ti affido il mio cuore,

affinché in esso entri la Tua forza

ed io possa vivere di quella luce,

che proviene dalla Tua luce

dopo quei tre giorni di buio.

Fammi capace di poterti dire:

“credo in Te” anche quando la vita sembra morta,

poiché Tu mi tirerai via da quel sepolcro

e quel giorno capirò,

che Tu sei vivo per me.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

L’equilibrio della vita

 

Panorami

 

17 LUGLIO 2022

XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

 

LITURGIA DELLA PAROLA      (clicca qui)

Prima lettura: Gn 18,1-10a

Salmo: Sal 14 (15)

Seconda lettura: Col 1,24-28

Vangelo: Lc 10,38-42

Lungo il corso della nostra esistenza ci scopriamo un po’ Marta e un po’ Maria, in realtà sono parti di noi ed è giusto vivano insieme e sempre insieme accolgano il Signore: è l’equilibrio della vita.

Agli affanni del tempo presente c’è bisogno di fermarsi ad ascoltare la Sua Parola, perché se posiamo il cuore in Lui, quell’agire non sarà più indaffarato, ma troverà la pace profonda di un cuore che ha trovato la stabilità in Dio.

Chiediamo al Signore, che queste “due sorelle” che abitano in noi, trovino il giusto spazio. Come il mare in superficie può essere agitato, in profondità nasconde una calma che neanche le correnti possono cambiare, è questa la nostra parte migliore: riconoscere che il Signore dinanzi alle difficoltà non ci sarà mai tolto e sarà la nostra forza.

Egli guida il nostro cammino e ci dona la pace, entra nella nostra casa, il cuore, per liberarlo da quelle correnti di paura e lasciarci la forza ed il coraggio in ogni circostanza, perché a Lui importa di noi.

“Signore

oggi ti accolgo in me,

tra le mie paure e gli affanni:

ti prego, trova uno spazio.

La casa che ti offro è il mio cuore,

ha sofferto

ma è pieno di speranza,

ha paura

ma desidera credere in te.

Rendi attento il mio orecchio alla tua Parola,

aiutami a viverla

che non mi sfiori soltanto, ma entri in me,

perché ho bisogno del Tuo coraggio”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)