GIOVEDÌ DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
Prima lettura: 2Cor 11,1-11
Salmo: Dal Sal 110 (111)
Vangelo: Mt 6,7-15
Il Vangelo di oggi è molto conosciuto, soprattutto potremmo dire è molto pregato, perché si tratta del “Padre nostro”.
Sant’Agostino in una lettera a Proba scrive: “Se passi in rassegna tutte le parole delle preghiere contenute nella S. Scrittura, per quanto io penso, non ne troverai una che non sia contenuta e compendiata in questa preghiera insegnataci dal Signore”.
In questo modo di pregare che Gesù ci insegna, troviamo una sintesi della vita cristiana. Dicendo: “Padre nostro”, siamo i figli che danno la mano al Padre e si lasciano accompagnare da Lui con fiducia. Gli chiedono ciò di cui ogni giorno hanno bisogno, e non di solo pane materiale, ma di quel Pane del Cielo, che nutre il cuore e sazia la fame più profonda dell’uomo. Il pane della comunione con Dio e con i fratelli. Questo pane unifica e pacifica, per questo è necessario imparare a perdonare e ad essere perdonati.
Il perdono rappresenta l’espressione culminante della paternità di Dio.
Il perdono fa risorgere l’amore; chiediamo a Dio di farci fare sempre l’esperienza di saperci figli e fratelli che vivono in pace e nell’amore di Cristo, senza debiti, se non quello di un amore vicendevole.