D’ora in poi, non temere

D'ora in poi, non temere

 

01 SETTEMBRE 2022

GIOVEDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA      (clicca qui)

Prima lettura: 1Cor 3,18-23

Salmo: Sal 23 (24)

Vangelo: Lc 5,1-11

 

A volte la paura del nostro peccato ci fa allontare ed esclamare come Pietro: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore», poiché dinanzi alla Sua grandezza si può pensare che il nostro errore sia troppo. Eppure Gesù dice a Pietro e a noi: “non temere”, non aver paura di ciò che sei stato, perché d’ora poi sarai altro.

L’incontro con Lui fa nascere qualcosa di nuovo, ci fa prendere coscienza che Egli non guarda al singolo sbaglio, ma a quello che possiamo diventare e mentre noi stiamo fermi, bloccati da ciò che siamo, Lui ci ama e vede già in noi quel “d’ora in poi”.

Il Signore ci insegna a scostarci un po’ da terra, per gettare le reti della fiducia e dell’abbandono, e tirare su l’abbondanza della Sua misericordia e del Suo perdono capace di farci ritornare a terra nuovi, rinnovati dal Suo amore, fratelli tra noi al punto da aiutarci a vicenda a tirare su le reti.

E tirata la barca a riva, si presenta un nuovo inizio perché la Misericordia lascia il segno. L’invito è lasciare tutto, tutta quella paura, quella sfiducia per seguire d’ora in poi Gesù, il quale non si aspetterà da me che io non sbagli mai più, ma che creda in un Dio capace di dirmi: “non temere”, ogni qualvolta la mia rete sarà vuota.

“Signore,

dinanzi al mio peccato

chi può sapere cosa provo realmente?

Solo Te che mi aspetti

in quell’angolo vuoto del mio io,

dove nessuno può arrivare.

Alla mia paura

Tu rispondi: “non temere’.

Subito provo sollievo,

perché la voce della Misericordia è entrata dentro me.

Alza lo sguardo, getta la rete,

non temere ciò che sei, perché Dio è con te,

e lo sarà per sempre.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

Reti da gettare, reti da riparare

 

reti-dei-pescatori-2_900x760

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Sam 1,1-8

Salmo: Sal 115 (116)

Vangelo: Mc 1,14-20

 

Anche noi pur non essendo pescatori, abbiamo delle reti da gettare e da riparare. Queste sono la nostra quotidianità, tutto ciò che nella vita gettiamo per raccogliere, come fa il pescatore per pescare o come il contadino che getta il seme per avere il frutto, così noi gettiamo tempo, fatica, impegno nel nostro lavoro per poterlo raccogliere e sostenerci.

Allo stesso tempo abbiamo delle reti da riparare, ovvero ferite, sofferenze, che cerchiamo di cucire per sostenerci e andare avanti.

In entrambi in casi ciò che li accomuna è il sostegno. Gesù viene nel nostro quotidiano e ci invita a seguirlo perché vuole essere Lui il nostro sostegno, affinché tutte le fatiche che incontriamo, abbiano un di più: Egli stesso. Egli desidera essere conforto, aiuto e anche se non può togliere la fatica la porta con te, sarai sempre un “pescatore”, ma non sei più solo perché Egli è avanti a te.