Sabato santo

Screenshot_20240330_002346

30 MARZO 2024

SABATO SANTO

Accompagnamo Gesù in queste ore buie, ma il nostro cuore sa che stanno attendendo la luce,

Stasera le campane torneranno a suonare a festa, la gioia, il canto del gloria e dell’alleluia si faranno spazio, perché Cristo è risorto!

Ora però siamo chiamati al silenzio, sono ore intense, il Signore è morto, l’hanno deposto dalla croce; è sceso sulla terra il silenzio e la paura,

È qui, in quei tuoi silenzi, dove spaventato gridi: “dove sei Signore?” Sono qui, in silenzio rispettoso del tuo dolore, ti sono accanto e lo porto con te. Risorgiamo dall’idea che Dio è lontano. Risorgiamo con Lui, però prima, rimaniamo anche noi in silenzio, così da sentire il respiro di Dio.

“Signore,

Ti accompagno con silenzio.

Tacete frastuoni assordanti nel cuore!

Ogni rumore si spenga.

Sono ore delicate,

è un silenzio di attesa.

Sono qui e Tu, dove risorgerai?

Apri il sepolcro della mia esistenza,

elimina quello che fa male,

oggi in questo silenzio sento la Tua presenza,

io e Te risorgeremo da lì.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Svegliati tu che dormi

svegliati tu che dormi

08 APRILE 2023

SABATO SANTO

In questo giorno dove la Chiesa celebra il sabato Santo e vive l’attesa di Cristo, ripercorriamo insieme alcuni stralci di un’antica omelia sul sabato santo, in grado di aiutarci a entrare sempre più nel desiderio di Dio: la salvezza dell’uomo

“Creati per la gloria del tuo nome,

redenti dal tuo sangue sulla croce,

segnati dal sigillo del tuo Spirito,

noi t’invochiamo: salvaci, o Signore”!

(Inno ufficio delle letture Sabato Santo)

Da un’antica «Omelia sul Sabato santo»

“Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. […]

«Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.

[…]Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. […] Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura. […] Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. […] Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli”.

 

 

Sabato Santo

 

sabato Santo

 

Nel silenzio del Sabato Santo, in attesa della Risurrezione del Signore, riportiamo due stralci di un’antica «Omelia sul Sabato santo», presente nell’ufficio delle letture di oggi:

“Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi”.

[…]

“Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell’inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi, mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un’unica e indivisa natura”.

 

Buon Sabato Santo a tutti noi, pellegrini, cercatori del volto di Dio, a tutti coloro che fanno fatica o devono ancora incontrarLo. Nel silenzio di questo giorno, nell’attesa della Sua Risurrezione, affidiamo a Lui il nostro cuore, tutte le nostre fatiche, sofferenze, e lasciamole lì in quel sepolcro, che accoglie il corpo di Gesù, affinché risorgano con Lui e nel nostro cuore ritorni la speranza.