Rendimento di grazie

rendimento di grazie

21 APRILE 2023

VENERDÌ DELLA II SETTIMANA DI PASQUA

Prima lettura: At 5,34-42

Salmo: Sal 26 (27)

Vangelo: Gv 6,1-15

“Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano” .

Ci troviamo qui in una situazione di estremo bisogno di cibo, ma oltre alla fame fisica ce n’è una più profonda, che vive nel cuore di ogni uomo: la fame di valori, la fame stessa di Dio, origine e fine di ogni esistenza e di ogni dono.

Per l’azione del rendere grazie ciò che avviene si moltiplica all’infinito e ci fa entrare in una logica di gratuità e sovrabbondanza, che supera ogni calcolo puramente umano e costituisce una prova di fede per i discepoli allora, come per noi oggi.

Quante scelte abbiamo fatto misurando solo le nostre forze, i mezzi, il bene, la stima, l’amore degli altri senza considerare la grandezza di Gesù; Lui è il vero nutrimento.

L’abbondanza del pane che ci viene donato ogni giorno, è quello eucaristico, esso è il “rendimento di grazie” per eccellenza, dove l’amore si moltiplica, si spezza e si dona a noi, affinché riconosciamo che possiamo contare su di Lui, e non solo sulle nostre forze.

Alle parole: “il corpo di Cristo”, rispondiamo: “amen” come segno  di essere parte di quella folla venuta da Gesù, ma che è già sazia perché ha ricevuto un pane che non va perduto, anzi esso dura per la vita eterna e più si dona più si moltiplica. Saziati da questo pane, invochiamo il Signore affinché ogni rendimento di grazie a cui partecipiamo, spalanchi il nostro cuore e lo rinnovi del Suo amore.

“Un pezzo di pane,

amore per intero,

dato a tutti noi affamati di tutto

e a volte poco di Te.

Eppure Tu vieni incontro a noi

per donarci te stesso,

per saziarci il cuore.

Ti prego: vienici sempre incontro,

pane del cielo.

Fa che la nostra vita ti sappia riconoscere,

e impari a donarsi come Te.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

Tutte le parti della nostra storia in un cuore nuovo

 

Tutte le parti della nostra storia in un cuore nuovo

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Sir 27,5-8, (NV) [gr. 27,4-7]

Salmo: Sal 91 (92)

Seconda lettura: 1Cor 15,54-58

Vangelo: Lc 6,39-45

 

Il Vangelo di questa domenica termina con le parole: “la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”.

Gesù ci chiede di quali contenuti sono fatti le parole che escono dalla nostra bocca? Ci invita a un cammino di sincerità e purificazione.

Se ci dovessimo scoprire in difetto, non tutto è perduto. Il Signore desidera per noi parole diverse, non si tratta di definirci buoni o cattivi, ma di avere la consapevolezza, che nel nostro cuore può sovrabbondare dalla bocca al cuore c’è uno spazio, ed è quello della scelta. Se abbiamo fatto esperienze che rendono il nostro cuore incline al perdono, alla fiducia, e scegliamo di rispondere in modo diverso rispetto a ciò che ci hanno fatto, quella stessa scelta ritornerà al nostro cuore cambiandolo. Non si tratta di quante esperienze buone o no abbiamo fatto, ma ciò che farà la differenza, sarà cosa ne avremmo fatto.

C’è una sovrabbondanza più grande dell’errore, un perdono quello di Dio, che è capace di restituire vita alle nostre azioni stanche, sature di sofferenza e un Vangelo la cui buona notizia, è eredità di una figliolanza per sempre che supera i limiti del nostro peccato.

E per quanto ci può sembrare impossibile, nel nostro cuore a volte segnato dalle ferite della storia, c’è un Dio che vi abita, il cui desiderio è renderlo simile al Suo, cosicché chi ci senta parlare possa riconoscerne Il Maestro.

A pochi passi dall’inizio della Quaresima abbiamo un volto a cui guardare e non solo, oggi il Signore ci invita a sentirLo nel nostro cuore con tutti i nostri sensi. Gli occhi per adorarLo, le orecchie per ascoltare la Sua Parola, il gusto per celebrarLo, il tatto per sentire concretamente le nostre e altrui fragilità, questi ci mettono in grado di far spazio a Lui, quel frutto buono che è già vivo in noi. C’è un cuore quello di Dio da cui sovrabbonda un amore così grande, capace di mettere insieme tutte le parti della nostra storia e farne un cuore nuovo.