Erdogan un dittatore? Certo. Non c’era bisogno che lo ce lo dicesse Mario Draghi per saperlo. Ma l’ex presidente della Banca centrale europea non ha fatto i conti con la replica del presidente turco che ha definito Draghi un premier non eletto dal popolo. Un modo per dire che la dittatura esiste anche in Italia, solo che è velata da finta democrazia. Come dargli torto? Draghi però non è l’unico capo di governo che è salito a Palazzo Chigi senza aver ricevuto alcuna investitura popolare. Lui è solo l’ultimo di una lista di presidenti del Consiglio che gli italiani non hanno mai votato. L’ultimo prescelto del popolo fu Silvio Berlusconi nel 2011. Da allora abbiamo avuto solo premier di sinistra, da Monti a Draghi, passando per Letta, Renzi, Gentiloni e Conte, che gli italiani non hanno mai scelto e che si sono trovati a Palazzo Chigi solo grazie a una sinistra che si è elevata a dittatura, privando il popolo della sua sovranità e istaurando un regime in cui la democrazia è solo di facciata. Sono ormai dieci anni che in Italia va avanti questa pantomima. Una messinscena promossa da una sinistra che decide chi deve governare e chi deve decadere senza tener conto degli elettori. Come si può chiamare questo modo di far politica se non dittatura? Erdogan sarà anche autoritario, ma non ha torto quando afferma che il fascismo non è nato in Turchia ma in Italia. E probabilmente non avrebbe nemmeno torto se dicesse che in Italia abbiamo movimenti come Lega e Fratelli d’Italia che perseguono quegli ideali di patriottismo e di razzismo che mossero anche le camicie nere di Benito Mussolini. Erdogan sarà anche autocratico, ma almeno lui è un dittatore dichiarato. Non è un finto democratico che si appella ipocritamente alla volontà popolare. Come ha fatto la piddina Pina Picierno quando ha detto: “Erdogan dimentica che il nostro premier ha ricevuto la fiducia dal Parlamento, massima espressione della sovranità popolare e quindi della democrazia”. Si, certo, ha ricevuto la fiducia del Parlamento, ma non ha ricevuto la fiducia delle urna elettorali, come si dovrebbe fare in qualsiasi vera democrazia.